Per digestione anaerobica si intende la degradazione della sostanza organica da parte di microrganismi in condizioni di anaerobiosi. Si tratta di un processo alternativo al compostaggio, che è al contrario strettamente aerobico.
Si definisce anaerobiosi la condizione di vita di diversi organismi, il cui metabolismo non richiede la presenza di ossigeno. Tale molecola, strettamente necessaria per gli organismi che invece vivono in aerobiosi, può addirittura risultare estremamente tossica per tali organismi, definiti per questo motivo anaerobici (o anaerobi).
Le due massime potrebbero convincere, se sul nostro territorio della provincia di Caserta gli impianti che verranno costruiti saranno a norma e con tutti i crismi necessari affinchè non si inquini e si possa ottenere il massimo risultato . Ma alla base di ciò c’è un grande punto interrogativo, perchè se lo Stir ex Cdr è stato al centro di indagini giudiziarie prima della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere poi di Napoli e l’impianto di Acerra, anch’esso finito nell’occhio del ciclone senza pensare a ciò che è successo dal 2000 ad oggi nelle discariche del territorio casertano e napoletano, non c’è certamente da stare allegri. L’anaerobiosi è senz’altro un processo tossico se non vengono rispettate le regole ,perchè raccoglie lo scarto del riufito . Ma in Campania si sa, non si rispettano le regole, ma allora non erano meglio le discariche??!. Già perché una volta si individuavano i territori , cosi si dovrebbe fare adesso, ma in compenso si pagava il comune per l’ impatto ambientale , ma i soldi sono serviti a gonfiare le tasche di onorevoli e consiglieri regionali e provinciale tramite i sindaci i quali pensavano sempre all’onorevole di riferimento di destra e di sinistra .
Scusate ma desso come si fa ??? Come si è fatto sempre . Noi ci prendiamo i rifiuti di Napoli e provincia così facciamo il secondo cesso D’Italia. Ed allora difendiamo il nostro territorio iniziando da S.maria Cv .