La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

lunedì 9 maggio 2011

CAMORRA DEL TERZO MILLENNIO A SANTA MARIA CAPUA VETERE - SVELATI I NOMI DEI MANDANTI E DEL GRUPPO DI FUOCO . VI ERANO ANCHE I SAMMARITANI CHE APPOGGIANO IL CLAN .

IL COMUNICATO DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI NAPOLI

In data odierna il Nucleo Operative della Compagnie Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere ha dato esecuzione a n. 12 Ordinanze applicative della misura cautelare in carcere, provvedimenti emessi dal Gip di Napoli in data 29/4/2011. L’attività investigativa originata dalle plurime dichiarazioni di collaboratori di giustizia, diretta dalla DDA di Napoli e svolta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Santa Maria Capua Vcetere, ha permesso di accertare le responsabilità` dei mandanti ed esecutori del duplice omicidio in data 3l ottobre 2003, alle ore 11.40, in Via dei Romani di Santa Maria Capua Vetere . costo la vita al CATERINO Sebastiano, detto "l'evraiuolo, elemento di spicco del gruppo antagonista al Clan dei Casalesi, DE FALCO Umberto, suo accompagnatore. Nella circostanza, l’autovettura 'Volkswagen Golf GT targata BP 382WR , con a bordo le vittime, veniva dapprima speronata da due Alfa. 166 e successivamente raggiunta da n. 37 cartucce cal. 5,56 e di n. 13 cartucce, cal. 12. ll delitto veniva deliberato in relazione al comportamento del CATERlNO , il quale, dopo oltre dieci anni di reclusione, nell’estate del 2003, aveva iniziato a gestire - con un autonomo gruppo - il traffico di sostanze stupefacenti in Santa Maria Capua Vetere, violando inoltre il monopolio del clan dei casalesi sul racket delle estorsioni nel medesimo territorio, cosi provocando la reazione dei capi del Clan dei Casalesi, ed in particolare, quelli del reggente SCHIAVONE Francesco di luigi , cugino dell`omonimo SCHIAVONE Francesco, di Nicola capo storico del predetto Clan, all`epoca detenuto, a cui peraltro già in passato il Caterino si era contrapposto. ll Caterino infatti, il 28 aprile del 1991, era riuscito a scappare, grazie al pronto intervento di alcuni Carabinieri della Stazione di Frignano liberi dal servizio , ad un agguato operate ai suoi danni da uomini del medesime Clan dei Casalesi, essendosi all’epoca posto al vertice, unitamente a DE FALCO Vincenzo (uccise nel Febbraio del 1991), di un gruppo autonomo scissionista.

Le persone tratte in arresto per il duplice omicidio CATERINO - De FALCO sono:

1 SCHIAVONE Francesco, di Luigi quale mandante dell’omicidio , avendo organizzata la riunione in cui si decise l’uccisione di Sebastiano Caterino,

2. PANARO Nicola detto “‘Nicolino" quale mandante dell’omicidio , avendo organizzato con le Schiavone la riunione in cui lui decise l’uccisione di CATERINO Sebastiano per aver coordinate le operazioni preliminari finalizzate alla ricerca di quest’ultimo, nonché di aver sovraordinato e coordinate le operazioni del 31 ottobre 2003, con il predetto il duplice omicidio

3. CONTE Vincenzo, di Villa di Briano facente parte di uno dei due gruppi armati, ai bordo di due delle vetture utilizzate per l’omicidio

4. SCHIAVONE Vincenzo, detto Petillo per aver preso parte di uno dei due gruppi armati che, a borde di una delle vetture utilizzate per l’omicidio, agiva direttamente nell’assassinio di CATERINO e DE FALCO;

5. NOVIELLO Carmine, per aver fatte parte di uno dei due gruppi armati, a bordo di una delle vetture utilizzate per l`omicidio , agiva direttamente nell’assassinio di CATERiNO e DE Falco

6. CANGIANO Antonio, per aver fatto parte del primo dispositive con compiti di supporto, attendendo gli esecutori materiali al rientro

7. BIANCO Franco. detto ",Mussolino per aver fatto parte di uno dei due gruppi armati che, a bordo di una delle vetture utilizzate per l'omicidio, dava appoggio al primo gruppo armato. Per poter agire all’occorrenza;

8. VITOLO Massimo di Capua per aver agito da scorta , a bordo di una motocicletta, insieme al di MONACO, delle due vetture con a bordo gli esecutori materiali

9. AVERSANO STABILE Romeo di Capua il 28.09.1973), per aver agito da

scorta, a bordo di una motocicletta, in compagniza di MAURO, dclle due vetture con a bordo gli esecutori materiali

10. MONACO Antonio di Santa Maria Capua Vetere per aver agito da scorta, a bordo di una motocicletta , in compagnia di VITOLO, delle due vetture, con a bordo gli csecutori materiali;

11 MAURO Mario di Capua il 09.07.1975), per aver agito da scorta, con a bordo di una motocicletta, in compagnia di AVERSANO Stabile , delle due vetture, con a bordo gli esecutori materiali; .

12.FAVA Pasquale di Teano per aver fornito supporto agli organizzatori ed esecutori, dando loro indicazioni rilevanti per Ia realizzazione dell’omicidio.