La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 13 luglio 2014

SANTA MARIA CV - Il rilancio della città. E’ ora di pensarci seriamente.DI GAETANO RAUSO

Il rilancio della città. E’ ora di pensarci seriamente.
Dopo tante titubanze  la coscienza voglia di Biagio  Di Muro sembra ridestarsi.
Forse il sacrificio che ho fatto nel dimettermi da un Consiglio Comunale che non era l’espressione dei sogni miei e di tanti sammaritani che avevano auspicato il cambiamento, non è stato vano. Il Sindaco a capito che non prendendo posizione su temi scottanti della politica e dell’economia cittadina, valeva solo come un suicidio politico.
Tutto ciò che abbiamo predicato per contrastare le lobbies affaristiche e criminali sembrava essere stato dimenticato e disconosciuto.
Finalmente c’è stata una presa di coscienza ed una posizione chiara sulla questione ex ITALTEL. Nel negare un permesso per edificare un ennesimo ed inutile centro commerciale, finalmente si è avuta la coscienza di pensare al futuro dei nostri ragazzi ed allo sviluppo economico di questa città, per troppi anni in mano a chi non le ha voluto bene.
Oggi c’è l’occasione, con il varo del nuovo PUC, di dimostrare, finalmente,una lungimiranza politica e, soprattutto, una capacità di sintesi delle situazioni che si vengono a determinare  nella città. In una realtà che potrà solo crescere, se si avesse un poco di  acume politico, si capirebbe, specialmente dopo le parole del prof. Piemontese pronunciate nella riunione di presentazione delle linee guida del nuovo strumento urbanistico comunale e le famose opinioni espresse dal prof. Forte in era Giudicianni, che la situazione urbanistica a Santa Maria è disastrosa.
Cementificare, cementificare ed ancora cementificare in aree dove non era consentito è stata la linea conduttrice delle amministrazioni che hanno distrutto una città e l’hanno ridotta in una realtà invivibile e caotica.
Gli spazi verdi inesistenti, gli standards urbanistici utilizzati per discusse e private costruzioni, le zone F sfruttate per speculazioni private e non per realizzarvi strutture pubbliche (a proposito sentenze chiarissime hanno acclarato l’illegittimità di costruzioni realizzate in quelle zone; mi risulta che vi sia una Legge che stabilisce la necessità di agire contro coloro che hanno fatto degli abusi edilizi). Tutto quello che ho predicato in tanti anni è risultato pura verità e  dovrebbe far capire qual è il danno che si è causato alla città. Il prof. Piemontese che, seppur discusso da varie fonti, resta un valido urbanista, non ha avuto il coraggio di smentire chi, anche a scapito dei propri interessi ha osteggiato la costruzione dei 430 appartamenti nell’ex tabacchificio ed oggi ha affermato che sul territorio c’è una carenza di aree  a verde e di standads urbanistici che hanno minato la vivibilità della città.
Si sente di nuovo che si vuole cementificare l’are dell’ex mulino Parisi;riqualificare quell’area non  credo sarebbe una cosa sbagliata ma, allo stato ed  alla luce della realtà di un PRG nato a comparti ed in un comparto dove non esistono assolutamente gli standards previsti dallo strumento urbanistico vigente, così si potrebbe realizzare se un intervento di interesse pubblico? Senza parlare di tutti pateracchi che hanno combinato i presunti soloni o tecnici assoldati per dare attuazione a disegni speculatori e truffaldini in questi ultimi anni (incendi fasulli e crolli conseguenti).
Orbene il prof. Piemontese, nell’ elencare le carenze del territorio ha posto il dito nella piaga, quindi sta a Biagio Di Muro essere consequenziale al programma con cui si è presentato agli elettori e rispettare quelle persone che hanno perso “ o’suonno e a’ fantasia” per lottare contro il malaffare e denunciare le tante irregolarità urbanistiche perpetrate negli anno a danno del territorio della città.
Dopo questa parentesi dell’Ex ITALTEL Biagio Di Muro lo dovrà trovare  questo coraggio, se vorrà riproporsi ad un elettorato disilluso.
 Spero che lo trovi. Lo spero soprattutto per lui se vorrà riscattarsi di questi tre anni di  immobilismo che hanno caratterizzato la sua amministrazione. Si liberi di lacci e lacciuoli  e dia una svolta ed una scossa a quest’armata Brancaleone formata da tante ersone che stanno aspettando solo che passino questi altri due anni, sperando di raggranellare qualche prebenda e ritornare in un oblio che, d’altronde,  sarebbe già un bel premio per le loro colpe. 
Si abbia uno scatto di orgoglio e si sfrutti l’occasione di aver potuto fruire de regalo che la città avuto con l’apertura del casello autostradale, vincolando tutti terreni che vanno da viale Consiglio D’Europa a Sant’Angelo in Formis con una destinazione produttiva. Biagio Di Muro, come da programma delle Associazione che lo hanno sostenuto, si esprima categoricamente sull’affaire ex tabacchificio, così come è stata deliberato dal Comnsiglio Comunale sotto la spinta mia e delle Associazioni. E’ l’unica speranza di attrarre, con una sana politica di incentivi, investitori  e non cementifica tori in questa città e dare, così, una speranza economica ed occupazionale alla giovani generazioni.
 Avevamo 6mila occupati nel’industria, una fiera che ci era invidiata e ci è stata rubata, un’ artigianato fiorente ed all’avanguardia, un commercio florido, un’agricoltura all’avanguardia ed una popolazione felice. Oggi a Santa Maria c’è miseria e delinquenza imperante ed in questo contesto nessuno potrà mai voler investire i propri capital; solo con una presa di coscienza dei propri doveri verso la città e dando seguito alle promesse fatte, si potrà cambiare questa situazione in cui ci ha fatto piombare venti anni di politica scellerata.

Gaetano Rauso