La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 24 luglio 2014

"GDF CASERTA: SCOPERTA COLOSSALE TRUFFA AI DANNI DELL'INPS. SEQUESTRATI CIRCA SEI MILIONI DI EURO."

Nella mattinata odierna, nell’ambito di un'articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza dl Caserta ha eseguito due decreti di sequestro per equivalente, fino alla concorrenza di circa sei milioni di euro, nel confronti di due fratelli, originari di Giugliano in Campania (NA) e titolari dl aziende agricole, indagati per una colossale truffa al danni dell'lNPS.
La truffa coinvolge oltre 600 apparenti braccianti agricoli, ai quali l‘Ente previdenziale ha indebitamente corrisposto la suindicata somma.
Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche 7 perquisizioni a carico di quanti figuravano per i primi  anni percettori delle somme indebitamente erogate.
I provvedimenti di sequestro sono stati adottati dal Giudice per Ie indagini Preliminari del Tribunale di Napoli Nord su richiesta dl questa Procura a seguito degli accertamenti svolti dalla Guardia di Flnanza.
In particolare, il meccanismo fraudolento posto in luce dai finanzieri era stato articolato in più fasi.
Dopo Ia costituzione di due aziende agricole fittizie, per opera dei due fratelli venivano presentate aI|’lNPS denunce aziendali con riferimento a terreni agricoli non posseduti ma di cui veniva attestata Ia disponibilità attraverso Ia registrazione di falsi contratti di afflitto. L'ultimo avveniva, a cura delle due ditte individuali, la certificazione di falsi rapporti di lavoro a beneficio di numerosissime persone, con l’inoltro all’ente previdenziale delle denunce di manodopera agricola.

All'esito delle investigazioni é emerso, infatti, che 634 braccianti agricoli, in concorso con i titolari delle aziende agricole, avevano dichiarato aII’INPS — nel periodo 2006-2013 – circa 207.000 false giornate lavorative, percependo indebite indennità di disoccupazione e malattia per circa 6 milioni di euro.