Ben venga il chiarimento all’interno del PDL richiesto dal Presidente Romano: si decida davvero chi deve rappresentare il Partito a S. Maria C. V., con la conseguente assunzione di ogni responsabilità politica ed elettorale.Devo rammentare, tuttavia, che oggi non saremmo in questa situazione se solo fossi stato ascoltato quando chiedevo la convocazione del coordinamento provinciale per sventare l’indegna operazione ribaltonistica. Resto orgoglioso di aver contribuito a liberare la mia città e a salvare il mio partito dall’ignominia del ribaltone, che rappresenta una delle maggiori nefandezze della politica, da contestare e condannare sempre, sia a Roma sia a livello locale; l’apprezzamento e la stima che sto ricevendo dai cittadini e dagli elettori del PDL è l’unica prova della bontà di una scelta di coerenza e di dignità politica.La politica, infatti, non è accaparramento di poltrone, né il potere a tutti i costi; la politica è idealità, è passione, è militanza e, per chi viene eletto, è soprattutto il rispetto della volontà popolare, secondo cui chi vince governa e chi perde resta coerentemente all’opposizione.Su questo punto, pertanto, sento di condividere il resto delle dichiarazioni di Romano, il quale invoca regole certe per la scelta dei prossimi candidati a sindaco: la prima regola, mi sentirei di dire, è che i sindaci li dobbiamo far eleggere dal popolo sovrano e non acquistarli sull’indegno mercato del ribaltone.
S. Maria C. V., 04.01.2011
dott. Dario Mattucci
Coordinamento Provinciale PDL
Presidente Provinciale Giovane Italia