Grazie alla più celere definizione dei numerosissimi procedimenti seriali che negli ultimi anni hanno appesantito i ruoli delle sezioni (appelli contro sentenze de i giudici di pace in materia di somministrazione di energia elettrica riguardo al noto black out verificatosi alcuni anni fa), nel periodo in esame la durata media dei procedimenti contenziosi civili si e ridetta rispetto al periodo precedente, attestandosi intorno a due anni e mezzo. Anche le pendenze si sono ridette in mode significative (complessivamente vi e stata una riduzione del 5,9%). Tuttavia, ancora pendono numerosi procedimenti molto annosi, che con notevole impegno dei magistrati si sta tentando di portare a definizione il più rapidamente possibile. Sopravvengono, peraltro, nuovi filoni di cause seriali (centinaia di appelli contro le sentenze dei giudici di pace in materia di canone di abbonamento alla Telecom Italia), che stanne di nuovo appesantendo i ruoli ed intasando anche fisicamente le cancellerie. Come evidente ricaduta nel monde giudiziario della crisi economica si è registrato un notevole incremento delle sopravvenienze di procedimenti esecutivi sia immobiliari, sia soprattutto mobiliari, che gia nel corso dell’anno precedente avevano fatto registrare un incremento. Continua ad essere elevata la sopravvenienza di cause in materia di famiglia, per le quali l’udienza presidenziale viene fissata in media a tre e quattro mesi dal deposito del ricorso. In genere la fase contenziosa viene definita nell’arco di un anno o un anno e mezzo. Costante e la sopravvenienza di cause in materia di responsabilità civile anche nei confronti della pubblica amministrazione. In aumento sono le cause a tutela dei consumatori. Notevole ed in crescente aumento e anche l’entità degli sfratti per morosità, la cui esecuzioni sconta i ritardi derivanti dalla disponibilità della forza pubblica per la necessaria assistenza. Nel complesso va sottolineato che l’insufficienza dell’organico sia dei magistrati che del personale di cancelleria, la conseguente intensità dell’impegno richiesti ai magistrati ed al personale ausiliarie, il notevole tasso di avvicendamento dei magistrati, i ritardi nella copertura dei posti rimasti vacanti e la carente situazione logistica costituiscono impedimenti che non consentono di raggiungere livelli di risposta alla domanda di giustizia piu adeguati alle aspettative della società civile, anche se l’impegno di tutti sortisce risultati apprezzabili sul piano del contenimento delle pendenze e dei tempi di definizione dei procedimenti. Tornando alla materia del diritto di famiglia continua a registrarsi tuttora un contenzioso elevato di separazioni e divorzi, sia pure leggermente in flessione. A fronte di n. 1819 procedimenti in materia di diritto di famiglia pervenuti alla data del 30.06.2010, si registrano n. 1927 procedimenti iscritti (definiti nel periodo n. 2220). Quanto alle separazioni consensuali e divorzi ad istanza congiunta, la relativa definizione e inferiore ai sei mesi; per quelli contenziosi il tempo tra deposito del ricorso ed emissione dei provvedimenti temporanei ed urgenti e contenuto in tre o quattro mesi. Nel settore delle controversie di lavoro continua a registrarsi un alto numero di ricorsi nonché un allarmante numero di controversie non conciliate. 1 ricorsi pendenti al 30.6.09 sono n. 34.870 (di cui n. 11.197 di lavoro e n. 23673 di previdenza), quelli iscritti al 30.6.10 sono n. 32.988 (lavoro: 11667 — previdenza: 21321). Quelli definiti nel periodo sono 16.224 (di cui lavoro 5128 — previdenza: 11096) ne danno una compiuta conferma. Riferisce il Presidente che nella Sezione che tratta la materia fallimentare e societaria continua a dare buoni risultati la riorganizzazione dei servizi, nel totale aspetto dei principi della "trasparenza" e della "buona amministrazione". E stato dato impulso prioritario alla definizione delle procedure pendenti, con particolare riguardo a quelle antiche, attraverso la ricerca di valide soluzioni (come il ricorso all’istitut0 della transazione), atte a superare gli ostacoli che rallentano o paralizzano la procedura.
Il contenzioso fallimentare e, pero, incrementato dall’esercizi0 di azioni ex art. 98 e 101 LF., nonché dall’instaurazione di numerose cause in materia di responsabilità verso gli organi amministrativi. Le procedure fallimentari risultano in leggero calo, grazie alla chiusura delle procedure maggiormente risalenti nel tempo. ll numero dei ricorsi di fallimento e in leggero incremento; altrettanto vale per le dichiarazioni di fallimento (pendenti alla data del 30.6.2009: n. 201; pendenti alla data del 30.6.2010: 314). Quanto ai procedimenti riguardanti l’immigrazione e l’espulsione degli stranieri, nel periodo in esame, presso la Sezione Distaccata di Caserta, sede della Prefettura, si registra una diminuzione dei procedimenti, tenuto conto della residualità dei motivi di opposizione riservati alla cognizione del Tribunale. ll numero delle esecuzioni immobiliari ammonta a 3.668 in leggero incremento rispetto al periodo precedente (3578) nonostante la definizione di ben 837 procedure.