Quarantamila euro e forse più. Enel sottoaccusa .Questo è il quatum del risarcimento danni stratosferico che i proprietari del palazzo più storico e più rinomato della città, il palazzo Farina che si erge in Piazza Vanvitelli , si appresta a chiedere all’Enel . Già, perché ieri notte c’è stata una vera e propria apocalisse e solamente un caso ha salvato le persone che vi erano nel palazzo . Ma andiamo al dunque. Erano da poco passate le 22.30 quando ad un certo punto la luce, che brillava negli appartamenti del palazzo del centro storico ha accecato per qualche minuto i proprietari che tra veglia e sonno si stavano apprestando ad andare a letto, e successivamente si è spenta . Dopo pochi minuti le televisioni ancora accese , le lampadine dei lampadari iniziavano scintille tali da far addirittura scoppiare alcune di esse . Ma la foja non si fermava qui, perché anche i computer spenti , ma che erano collegati all’energia elettrica iniziavano strani rumori tanto da farli andare in fumo. In sostanza ieri sera c’è stato una alterazione del voltaggio dell’energia elettrica da 220 volt a 380 v. In un momento l’energia giungeva nella case al massimo voltaggi tali da fulminare anche elettrodomestici, decoder , lampadari , condizionatori ed addirittura modem computer e caldaie . Uno fracelo. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e glia addetti dell’Enel che alle 2.00 di note addirittura hanno scavato per veder dove era il guasto . In realtà parte del cavo sotterraneo che da piazza Vanvitelli nei giungeva nei pressi del palazzo si era bruciato causando l’alterazione dell’energia elettrica . Ieri notte proprietari erano tutti svegli. Per riprestare il guasto l’Enel ha dovuto posizionare un generatore di corrente elettrica e soltanto ieri pomeriggio alle 19.00 si è ripristinato il tutto , ma alla base c’è una notte di inferno che i proprietari dello stabile non potranno mai dimenticare anche se tutti hanno iniziato un azione risarcitoria davanti al tribunale traverso i loro legali .
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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