Si premette che il nucleo antifrodi carabinieri (n.a.c.) di salerno, è competente, ai sensi del d.p.r. nr.18 del 09/01/2008, ad esercitare i poteri ispettivi devoluti al ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e svolge controlli straordinari sulla erogazione e percepimento di aiuti comunitari nel settore agroalimentare e della pesca ed acquacoltura, sulle operazioni di ritiro e vendita di prodotti agroalimentari ed esercita controlli specifici per il contrasto alle frodi.
Nel quadro delle strategie di contrasto alle frodi nel settore agroalimentare e di tutela dei marchi di qualità, ed in particolare al comparto riguardante la tutela della d.o.p. “mozzarella di bufala campana”, questo nucleo, collaborato da personale veterinari dell’a.s.l. di caserta, nella giornata di ieri, ha effettuato il controllo di un caseificio della provincia di caserta, procedendo al sequestro di circa 1.500 litri di latte bufalino fresco di massa, contenuto in una autocisterna. Dalla documentazione in possesso del titolare, è emerso che una delle aziende conferitrici del latte, risultava essere stata dichiarata non indenne, poiché l’allevamento era stato riscontrato infetto da brucellosi. Il prodotto, destinato alla trasformazione per la d.o.p. mozzarella di bufala campana, è stato sottoposto a sequestro sanitario.
Inoltre, nel prosieguo del controllo, venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro cautelativo, oltre 7.800 chilogrammi di cagliata bufalina congelata, poiché dalla documentazione in possesso del titolare del caseificio, non era possibile dimostrare completamente la provenienza del prodotto. Integrando così l’ipotesi di violazione delle norme sulla rintracciabilità di cui all’art. 18 del reg. Ce 178/2002.