Anche l’ex conservatoria dei registri immobiliare oggi sezione staccata dell’ufficio del territorio di Santa Maria Capua Vetere doveva spostarsi nel palazzo di via caduti di Nassyria , fabbricato finito nell’occhio del ciclone delle licenze appezzottate . Tre giorni prima che scoppiasse il caso giudiziario Spartacus tre un imprenditore che risultò poi indagato nell’operazione con l’appoggio di personaggi politici amministrativi della città di Santa Maria Capua Vetere aveva stretto accordi per trasferire l’ufficio da viale Kennedy a via caduti di Nassyria , ma la concessione edilizia risultò poi fra quelle che vennero sequestrate dalla magistratura sammaritana. Il particolare è venuto fuori in quanto attraverso un sopralluogo eseguito presso la sezione staccata dell’ufficio del territorio, lo stesso non è in condizioni da ritenere che sia agibile. L’ufficio doveva trasferirsi in quel palazzo nuovo , ma non se ne fece più niente perché l’indagine Spartacus tre e le inchieste giudiziarie del tribunale di Santa Maria Capua Vetere abbandonarono questa risoluzione nel fabbricato di Vile Kennedy oramai obsoleto ed angusto mancano i sistemi di areazione climatica , le pareti oramai sono impregnate di uno strato di colore scuro, inoltre dalla strada si notano molti faldoni di atti ammassati. Rimane oramai lontano un ricordo dell’ex conservatore dei registri immobiliare deceduto Dottor Nicolangelo Sirignano che , con un atto di coraggio, diede dignità ai lavoratori dell’ufficio individuando attraverso uomini politici dell’epoca una sistemazione all’ufficio che in via Robertop D’angio non poteva più stare, con quella dio Parco Valentino . Era l’inizio degli anni novanta . Insomma si profila un settembre nero per l’ufficio . Non a caso gli impiegati oramai stanchi hanno deciso di intraprendere una nuova e vera battaglia affinchè potessero lavorare in un ambiente sano e non angusto . Fu un caso che sia i personaggi politici della città che quelli dell’Ufficio del territorio non conclusero l’affare , poichè se ciò fosse andato in porto vi sarebbero seri problemi anche per chi aveva in ogni caso trattato per conto della pubblica amministrazione. Non a caso nel fabbricato nuovo che era stato individuato ,addirittura si parlava insistentemente anche di un ufficio del tribunale , ma per ovvi motivi ed alcune indagini in corso fecero abbandonare tale risoluzione. Insomma il fabbricato di via nassyria rimane ancora nell’occhio del ciclone poiché qualche mese addirittura fu individuato come uno che doveva essere abbattuto perché non costruito secondo le normative prescritte.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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