Le ottime argomentazioni dei colleghi Mattucci e Rinaldi circa l’opportunità di emanare l’ordinanza n.176/09(non concertata con tutte le forze politiche e sindacali) che permetterà l’apertura di 15 nuovi pubblici esercizi sul territorio comunale, hanno bisogno di ulteriori approfondimenti.
Per anni abbiamo assistito al sacco indiscriminato della Città, al suo decadimento ed alla sua consegna in mani che ne hanno distorto l’essenza, stritolando tutto il tessuto sociale e la sua originale collocazione di elite tra le città della Provincia di Caserta e dell’intera Regione. Per mancanza di conoscenza delle regole che governano la Pubblica Amministrazione o, forse, per spregiudicatezza e puro interesse, hanno fatto e disfatto, permettendo che Santa Maria diventasse terra di conquista.
Già un SIAD sovradimensionato ha permesso di stravolgere il tessuto commerciale della città, offrendo la possibilità di aprire tanti supermercati il cui numero è sproporzionato in confronto alla popolazione residente. Ora si permette che si aprano altri bar e ristoranti, ignorando ogni programmazione e pensando solo a favorire chi deve speculare.
Invece di guardare alle vere esigenze della popolazione. si pensa a creare nuovi esercizi che limiteranno le potenzialità, già precarie di quelli esistenti, questa amministrazione continua ad impoverire l’economia cittadina, dando la possibilità ai forestieri di impadronirsi della nostra economia per poi fuggire con il malloppo. Lo sforzo di chi amministra andrebbe concentrato verso la creazione di centri di aggregazione giovanili, l’incentivazione degli sport popolari,l’ incremento di attività didattiche e culturali che impegnino i giovani a progredire culturalmente ed a socializzare per evitare che cadano nelle facili chimere dello spaccio di droga o del gioco di azzardo.
Noi di P.d.L. siamo propensi a dare un contributo per ridare alla città la dignità perduta a condizione che si ritirino questo ed altri provvedimenti assurdi, affinchè si passi ad una fase di programmazione che abbia come unico obiettivo il rilancio della economia e la creazione di veri posti di lavoro, ma questa amministrazione ha abbondantemente dimostrato di non averne le capacità né la volontà.
Gaetano Rauso
Per anni abbiamo assistito al sacco indiscriminato della Città, al suo decadimento ed alla sua consegna in mani che ne hanno distorto l’essenza, stritolando tutto il tessuto sociale e la sua originale collocazione di elite tra le città della Provincia di Caserta e dell’intera Regione. Per mancanza di conoscenza delle regole che governano la Pubblica Amministrazione o, forse, per spregiudicatezza e puro interesse, hanno fatto e disfatto, permettendo che Santa Maria diventasse terra di conquista.
Già un SIAD sovradimensionato ha permesso di stravolgere il tessuto commerciale della città, offrendo la possibilità di aprire tanti supermercati il cui numero è sproporzionato in confronto alla popolazione residente. Ora si permette che si aprano altri bar e ristoranti, ignorando ogni programmazione e pensando solo a favorire chi deve speculare.
Invece di guardare alle vere esigenze della popolazione. si pensa a creare nuovi esercizi che limiteranno le potenzialità, già precarie di quelli esistenti, questa amministrazione continua ad impoverire l’economia cittadina, dando la possibilità ai forestieri di impadronirsi della nostra economia per poi fuggire con il malloppo. Lo sforzo di chi amministra andrebbe concentrato verso la creazione di centri di aggregazione giovanili, l’incentivazione degli sport popolari,l’ incremento di attività didattiche e culturali che impegnino i giovani a progredire culturalmente ed a socializzare per evitare che cadano nelle facili chimere dello spaccio di droga o del gioco di azzardo.
Noi di P.d.L. siamo propensi a dare un contributo per ridare alla città la dignità perduta a condizione che si ritirino questo ed altri provvedimenti assurdi, affinchè si passi ad una fase di programmazione che abbia come unico obiettivo il rilancio della economia e la creazione di veri posti di lavoro, ma questa amministrazione ha abbondantemente dimostrato di non averne le capacità né la volontà.
Gaetano Rauso