La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 22 dicembre 2013

IL GIUDICE DI SORVEGLIANZA GLI CONCEDE L’AFFIDAMENTO IN LICENZA FINALE DI ESPERIMENTO PRESSO LA COMUNITÀ, LUI SI ALLONTANA ARBITRARIAMENTE E MINACCIA DI MORTE CON UN COLTELLO LA MADRE E LA SORELLA. ARRESTATO DAI CARABINIERI CASERTA

I carabinieri del Comando Stazione di Casagiove,nella tarda serata di ieri, hanno tratto in arresto M. E., cl. 88, originario di Caserta.I militari del citato comando lo hanno raggiunto alla comunità “BIOS” diCarinarodove gli hanno notificato il provvedimento cautelareemesso dall’ Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per l’inosservanza degli obblighi a cui era sottoposto. Nello specifico, l’uomo, durante l’affidamento in licenza finale di esperimento presso la comunità Coop. Soc. BIOS, con sede in Carinaro,nella serata giorno 20 u.s.,si eraarbitrariamente allontanatorecandosi presso la residenza della madre e della sorella, sita in Casagiove, dove brandendo un coltello minacciava di morte le donne. Nella circostanza sorella aggredita, dopo una breve colluttazione, riusciva a liberarsi allertando i carabinieriche, tempestivamente giunti sul posto, riuscivano a bloccare l’uomo mentre tentava di darsi alla fuga scongiurando il verificarsi di ben più gravi conseguenze. L’uomo, quando è stato bloccato dai carabinieri  era ancora in possesso dell’arma con la quale, poco prima, aveva posto in essere l’aggressione nei confronti dei familiari. Nella immediatezza dei fatti il 25enne è stato ricollocato presso la citata comunità per poi essere tradotto, su disposizione dell’A.G. competente, presso l’ospedale giudiziario psichiatrico di Aversa, dove si trovava ristretto prima della concessione del beneficio.