La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 5 novembre 2013

SANTA MARIA CAPUA VETERE – POLITICA IN CITTA’ IL PUNTO DI GAETANO RAUSO

Un sistema marcio fino alle ossa.
E’ delle ultime ore la notizia della  parentopoli dei senatori Cinque Stelle. E’ una cosa che fa cadere le braccia se si rapporta a quel gruppo parlamentare che predica legalità e trasparenza e, invece, non fa altro che applicare le stesse metodologia di partitopoli.
Grillo dovrebbe meditare sul fallimento del suo movimento ed, in particolare, sul sistema di scelta dei suoi rappresentanti. Così come fanno cadere le braccia le vicende  che hanno coinvolto il ministro Cancellieri e l’ex governatore della Campania Antonio Bassolino. Sull’assoluzione di Bassolino non voglio entrare  nel merito,  ma che lo stesso, dopo tutto quello che è successo durante la sua gestione della Regione Campania in merito alla gestione dei rifiuti, dichiari che voglia riproporsi all’elettorato è offensivo nei riguardi del Popolo italiano. Così come è assurdo che la dott.ssa Cancellieri rimanga al proprio posto dopo quello che è successo per l’affaire Ligresti. Sono sicuro che il Ministro avesse buone intenzioni ma, un’etica che purtroppo  non vige in Italia, dovrebbe indurla a dimettersi senza aspettare la discussione in Parlamento. Ma tutto ciò che succede e che in altri paesi civili avrebbe portato a ben altre decisioni da parte degli interessati, in un sistema marcio fino alle ossa come quello italiano, non crea imbarazzi nei protagonisti. Così come non l’hanno creato le innumerevoli vicende relative allo sperpero ed all’utilizzo perdonale dei fondi dei gruppi consiliari nelle Regioni. Anzi, l’altra sera, il serafico capogruppo PdL della regione Lazio ( er Batman) si è giustificato asserendo che questo andazzo è da anni vigente nella sua regione Lazio ed in tante altre. Non di minore importanza è la promulgazione del Decreto legislativo che da la possibilità ai dipendenti delle Forze Armate di andare in pensione a 50 anni, mentre si inaspriscono le regole per tutti gli altri lavoratori che, con la legislazione vigente, non sanno più quando andranno in pensione, né si intravedono speranze per i giovani di essere assunti nella P.A. in forza di un turn over che non si farà mai. Si litiga su una finanziaria che non porterà alcun beneficio per le classi deboli e si ignorano questi ed altri problemi importantissimi che rendono il sistema  politico e sociale  marcio fino alle ossa. Se non vi sarà una svolta radicale nel modo di intendere la Politica,a tutti i livelli, questa nostra Italia diventerà un paese senza futuro alla stregua di quelli del quarto mondo. Se aspetteremo impassibili che i nostri governati assumano i necessari provvedimenti, arriveremo ad un punto di non ritorno. Se non si mobiliteranno le piazze contro il mal governo, l’inefficienza della Politica e dei sindacati che pensano solo a tutelare interessi di parte, andremo verso una deriva che non darà più a questa Italia  la possibilità di assumere il ruolo che la storia e le sue potenzialità le hanno attribuito e che ora, grazie all’inefficienza di questo sistema, abbiamo perso.  Altri paesi che si trovavano condizioni peggiori delle nostre, grazie alla serietà dei loro governanti, spronati dalle proteste popolari e mossi da sentimenti di amor patrio, hanno superato brillantemente le difficoltà in cui versavano o le stanno superando. Oggi questa classe dirigente non ha il coraggio di guardarsi allo specchio, ammettere i propri  errori e cercare di risalire una chine difficile da scalare ma non insormontabile se ci si ammanta di umiltà, si perseguono buoni propositi e, finalmente si penserà a governare nell’interesse del Popolo e non per difendere interesse personali o le varie caste che imperversano nel nostro povero Paese.
Gaetano Rauso