La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

domenica 10 novembre 2013

CASERTA - LA MANIFESTAZIONE VOLUTA FORTEMENTE DALLA CHIESA RIESCE A SENSIBILIZZARE I CASERTANI MA E' SPORCATA DA EPISODI ILLECITI COMPIUTI ALL'ASL

Marcia della difesa dell'ambiente. Emozioni come poche altre
Alcuni anni fa Giorgio Gaber affermava che "libertà è partecipazione". Ciò vuol dire che chi non partecipa non è libero, perchè non esprime le proprie idee, il proprio pensiero, anche il proprio dissenso.
La giornata di ieri è stata entusiasmante proprio perchè ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone, bambini, ragazzi, adulti e insegnanti, che hanno occupato silenziosamente e pacificamente le vie della città.
Particolarmente toccante è stato vedere tanti bambini delle scuole elementari con striscioni da loro stessi elaborati, con cui chiedevano il diritto alla vita.
E che dire poi dei ragazzi della scuola media vestiti da fantasmi? Chi non c'era ha perso l'occasione di condividere un'emozione, il diritto di riappropriarsi del proprio destino, della propria terra. Si può imparare in tanti modi; ieri si è svolta una bella lezione sul campo, una lezione di amore per la vita, di speranza per il futuro, ma anche di dolore per le vite spezzate dalla "malattia" che colpisce sempre più giovani e le cui foto erano portate nel corteo da amici, compagni di scuola e parenti.
Non c'erano bandiere, se non una suggestiva croce, simbolo di dolore, ma anche di riscatto possibile.
Proprio questo la Chiesa ha voluto che i cittadini affermassero e chiedessero con forza e determinazione alle autorità: 
FATE PRESTO!
Un gruppo di docenti in piazza

RIFLESSIONI
 Ieri mattina come mio solito mi sono recato a caserta perchè  il sabato lo dedico alla mia famiglia e mia madre che risiede da oltre 40' anni nei pressi di palazzo Castropignano. Mi ha fatto molto piacere vedere i prelati casertani in prima linea con tutti i cittadini della provincia dove un Don Antonello Giannotti era un caparbio organizzatore insieme ai vescovi Raffaele Nogaro  ed Angelo Spinnillo. Una società civile compatta sia ben chiaro , la stessa che però non doveva essere usata, almeno lo spero, dopo una operazione di polizia giudiziaria eseguita nella città.  Certo la manifestazione ha fatto capire molte cose che c'è un rovescio della medaglia pulito.