La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 25 giugno 2013

SANTA MARIA CAPUA VETERE – QUESTIONE TRIBUNALE ……. E TUTTO FINI’ A TARULLUCCI E VINO .

Da Roma :Gli amministratori locali , provinciali e regionali sono degli incapaci
Siti munnezza!!!
C’è un vecchio detto napoletano che recita “ Santa Chiara  Dopp’ arrubbat’ mettett e port e fierr “. Più di un consiglio comunale sembrava, per la verità, un vero e proprio funerale ad una città che ha sempre combattuto a denti stretti la sua autonomia di centro culturale , professionale ed imprenditoriale , ma soprattuto politico ma che  oggi, invece ha , per certi versi, fatto vedere il rovescio della medaglia con personaggi politici locali, provinciali e regionali che non sono stati neanche presi in considerazioni dalle alte cariche dello stato. Santa Maria Capua Vetere e il suo tribunale è diventato di serie B. Stasera si è assistita  alla vendita di una città . E’ inutile che l’avvocato Stellato, L’avvocato Simoncelli , il presidente dell’ordine degli avvocati Alessandro Diana , il consigliere Antonio Mirra si  sono alternati per far capire agli intervenuti che c’è ancora uno spiraglio – non è vero – non si può andare contro un provvedimento  del Ministro della Giustizia, quando poi si afferma che non  un problema campanilistico , non è un problema politico ,ma allora spiegatemi una cosa perché avete convocato un consiglio comunale?? La storia la sappiamo , ma voi cosa avete fatto in tutti questi anni e più precisamente dal 2005 ad oggi quando si avanzò l’idea di costruire la cittadella giudiziaria ?? la verità è un’altra, ed adesso ve la diciamo . Il tribunale si sa per gli amministratori locali provinciali e regionali è una cosa scomoda quindi è meglio pensare al mattone. Infatti  non a caso, tutti gli amministratori che si sono succeduti nell’assise comunale di Santa Maria Capua Vetere tutti hanno cercato di alzare palazzi  , furchè  di interessarsi alla questione tribunale . In realtà hanno pensato bene a cercare di costruire palazzi e case nell’ex tabacchificio , nella ex Siemens, a dare due milioni di euro a Mastrominico per costruire una scuola , a formulare delibere in favore della Stu , per ben due volte hanno dato mandato ad un professore universitario per il piano regolatore  daccordo con Mazzetta, attuando poi successivamente la curva Mazzotti dulcis in fundo  lo scempio in piazza Padre Pio, tutto in  funzione di un  laterizio che si chiama mattone . Hanno speso più di quanto hanno speso in quarant’anni di giunte municipali della prima repubblica, come i  lavori al Santa Teresa, tutti in favore di  personaggi poco chiari e sanzani  non pensando al vero problema quello  della cittadella giudiziaria e degli uffici giudiziari che oggi hanno soltanto un lontano ricordo . Gli amministratori locali hanno pensato soltanto a concedere a pioggia denari senza fine e conto a dirigenti comunali che hanno allargato soltanto il loro portafoglio a descapito delle famiglie bisognose che non possono mettere il piatto a tavola. Le amministrazioni che di sono succedute dal 1998 ad oggi, hanno confermato che la maggior parte  dei componenti dell’assise   sono sempre gli stessi dove non vi è una maggioranza e opposizione , ma vi è un trasversalismo non solo politico , ma anche imprenditoriale dove tutto che si fa per soldi, ed adesso ci provano anche cimitero. Questi personaggi hanno buttato al vento anni di storia della città pensando soltanto al business dei palazzi ed anche delle licenze date per costruire supermercati e far entrare la camorra casalese. Questi personaggi che siedono fra i banchi dell’assise hanno voluto la morte di una città dove stasera si è assistito al suo funerale . A nulla possono avvalersi i proclami e i documenti per inviarli a Roma al Ministro  della giustizia ed una manifestazione con sindaci con in testa il primo cittadino che ha minacciato dimettersi.  Evidentemente quei documenti già inviati sono serviti come carta igienica così come in un film di Totò .Ma la cosa che fa pensare ancor di più e quella di come i dirigenti nazionali di un partito come il Pd hanno burlato i rappresentanti locali, provinciali e regionali .