La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 6 giugno 2013

Il Convegno europeo “Amici di San Rocco” – intorno al santuario di San Rocco di Casertavecchia



CASERTAVECCHIA – Sabato 8 giugno, un grande evento coinvolgerà Casertavecchia e i paesi limitrofi. Il convegno europeo “Amici di San Rocco”. Una manifestazione che riunirà intorno al santuario di San Rocco che, dallo scorso sabato 18 maggio custodisce la reliquia di San Rocco, il santo noto per il suo essere accompagnato dal fedele cane e per il suo spirito caritatevole, confraternite, chiese, comitati e pellegrini provenienti da ogni luogo d’Italia.

La reliquia del santo di Montpellier, è stata traslata a Casertavecchia, da Capriati a Volturno dove, da tempo era custodita. La sua traslazione è dipesa dall’espressione della volontà del vescovo di Caserta, Pietro Farina accolta dal Procuratore di San Rocco, Fratel Costantino De Bellis, che è riuscito a realizzare un sogno di lunga data. Il vescovo Farina è il moderatore dell’associazione europea “Amici di San Rocco” e spinta propulsiva di questo grande evento.

Anche quella che, fino a poche settimane fa, era solo una piccola chiesa, ormai chiusa da tempo, ha aperto i battenti, divenendo, per l’occasione, santuario. Santuario di San Rocco, appunto. Ristrutturata e resa sicura per custodire la preziosa reliquia. Centinaia di persone hanno partecipato alla processione che ha condotto a Casertavecchia parte del braccio di San Rocco e l’effige del suo corpo mortale, ora protetti nel santuario fra i Colli Tifatini.

“L’evento si svolgerà a Casertavecchia – commenta fratel Costantino - dove è pastore monsignor Pietro Farina, nostro vescovo e moderatore, il quale per solennizzare l’evento ha elevato a santuario diocesano la piccola chiesa cittadina dedicata al santo di Montpellier, che custodirà definitivamente l’urna reliquiario del transito di San Rocco>.

“San Rocco – aggiunge don Pietro De Felice, sacerdote del Duomo di Casertavecchia – ci invita a prenderci cura di noi e soprattutto dei nostri fratelli più bisognosi. Invochiamolo, quindi, per la salute delle nostre anime e non solo dei nostri corpi”.

Il programma di sabato 8 giugno

L’appuntamento per il giorno del Convegno è alle 8 quando i numerosi gruppi e tanti pellegrini saranno accolti dal procuratore fratel Costantino De Bellis, dal presidente della provincia di Caserta onorevole Domenico Zinzi e dal sindaco della città, Pio Del Gaudio.

Alle 10 ci sarà il tradizionale omaggio floreale al Santo da parte del sindaco. Successivamente nella Cattedrale avrà inizio la solenne Eucarestia celebrata da monsignor Farina, animata dal coro diocesano e curata liturgicamente dalla Confraternita di San Rocco di Aversa.

Alle 16, dopo aver recitato il santo rosario e cantato le litanie in onore di San Rocco, si snoderà per le vie di Casertavecchia la processione con le reliquie e la statua del Santo taumaturgo, accompagnata dalla banda musicale, dai numerosi gonfaloni delle amministrazioni comunali presenti e dai suggestivi stendardi delle confraternite e dei gruppi affiliati all’Associazione.

La giornata si concluderà con una breve preghiera davanti a Gesù Eucarestia, nella piazza del centro storico. Anche quest’anno Fratel Costantino invita a vivere questo giorno all’insegna della spiritualità e della festa con tutti i devoti di San Rocco d’Italia e d’Europa. Ogni convegno è occasione per rivedere vecchi amici e conoscere nuovi gruppi che stanno per iniziare lo stesso cammino con l’Associazione; cammino sulle orme di San Rocco che richiede non solo folklore ma impegno ad imitare le virtù del nostro protettore e l’amore che lo ha spinto ad abbandonare i propri beni per dedicarsi ai fratelli bisognosi.