La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 30 gennaio 2013

CASERTA. IMPOSIZIONE DI GPL IN BOMBOLE: 5 ARRESTI DEI CARABINIERI.

Nelle prime ore della mattinata odierna, ad epilogo di una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri della Compagnia di Capua hanno dam esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall`Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli nei confronti di 5 persone. di cui uno affiliato al clan “dei CasaIesi" -fazione riconducibile alla famiglia PAPA, operantee nell’agro Caleno e in una l`alto casertano, ritenuti responsabili. a vario  titolo, di tentata estorsione in concorso (art.. 56.110. 629 ap.}, con l’aggravante del metodo  mafiso (arr. 7 L. 203/91). L’indagine, condotta dalle Stazioni Carabinieri di Pietramelara (CE) e Vairano Scalo (CE), attraverso intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e attività di polizia giudiziaria svolta dal mese di giugno 2012 al successivo mese di ottobre, ha consentito di documentare come  uno degli indagati, titolare di una ditta  per la distribuzione del gpl in bombole nei  comuni dell‘alto casertano, in concorso  con altri soggetti, ha cui alcuni suoi dipendenti ed un affiliate al "clan dei ‘ casalesi" — fazione riconducibile al boss PAPA Giuseppe - con più azioni criminose, costringevano i titolari di altre ditte operanti   nello stesso settore, dirette cancorrenti, a non operare in tutti  i Comuni dell`alto casertano, al fine di procurarsi l’ingiusto profitto di operare in regime di assoluto monopolic; gli indagati non disdegnavano di fermare per strada le vittime e di picchiarle brutalmente, minacciando di usare armi da fuoco e di incendiare le loro attività ,