Questa mattina, militari del Nucleo Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale di Napoli e della Compagnia Carabinieri di Capua, in
collaborazione con i Comandi Provinciali dei carabinieri di Caserta. Napoli,
Frosinone e Latina e con il 7°` nucleo Carabinieri di Pontecagnano, a conclusione
dell’indagine denominata "Dedalo ", coordinata dalla Procura della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e avviata nel 2011, hanno dato esecuzione
— nelle province di Caserta, Napoli, Frosinone e Latina — all’ordinanza
cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in
relazione alle diciotto persone indicate nell’allegato elenco (a tre delle
quali e stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere, mentre
alle altre quindici quella degli arresti domiciliari). Tre degli indagati —
quelli condotti in carcere — sono stati ritenuti promotori e gli altri sedici —
agli arresti domiciliari — partecipi di un`associazione per delinquere finalizzata
alla ricerca illecita. attraverso scavi clandestini, all’impossessamento e alla
ricettazione di reperti archeologici.
L’indagine era stata avviata dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio
Culturale di Napoli e dalla Stazione Carabinieri di Calvi Risorta nell’estate
del 2011, in quanto in quel periodo si era registrato un notevole incremento
degli scavi illeciti nel territorio di Calvi Risorta (la c.d. Antica Cales).
l sopralluoghi condotti sulle aree interessate dai fenomeni avevano
evidenziato un quadro allarmante di recrudescenza dei reati tipici di questo
particolare settore. Parallelamente, si era percepito, da parte degli
investigatori, una ripresa del mercato illegale di reperti archeologici, dopo un
periodo di relativa stasi dovuta anche ai numerosi arresti eseguiti nello
stesso anno dal Comando Tutela Patrimonio Culturale, a conclusione dell’indagine
Ro.Vi.Na. (a suo tempo anch’essa coordinata da questo Ufficio).
I militari del Nucleo specializzato campano e della Stazione di
Calvi Risorta, diretti dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua
Vetere. hanno quindi dato origine a una vastai complessa e faticosa indagine.
basata su una lunga e paziente attività di intercettazioni telefoniche e ambientali
e su una corposa attività di pedinamento degli indagati e di osservazione
"sul campo", anche attraverso sofisticate tecnologie (telecamere a infrarossi
e apparecchiature satellitari).
Nel corso delle indagini da un lato e risultato ben presto
chiaro che l’approvvigionamento dei materiali archeologici da parte dei c.d.
"tombaroli" non avveniva esclusivamente nell’area dell`Antica Cales, bensì in tutti i più importanti siti
di giacimenti archeologici della Campania, come Pompei, Paestum e Pozzuoli,
dall`altro si e ricavato dall”imp0rtanza e dal valore economico dei
“‘pezzi" sottratti che vi fosse una committenza molto "qualificata",
anche estera, circostanza quest’ultima verificata effettivamente dalle
emergenze delle indagini.
ll quadro probatorio raccolto ha permesso di delineare l’organigramma
dell’associazi0ne per delinquere. nonché di chiarire le singole condotte dei
partecipanti.
Oltre ai tombaroli, per la maggior parte provenienti da Mondragone,
sono stati individuati i principali ricettatori di riferimento (di cui sono
state documentate le modalità di procacciamento e di vendita ad acquirenti
italiani e stranieri), e individuati anche i metodi di esportazione illecita, soprattutto
verso la Spagna e gli Stati Uniti.
Sono stati inoltre identificali altri sodali. taluni
incensurati, con compiti accessori quali ad esempio il restauro dei reperti
pitt importanti e il trasporto vers0 le destinazioni estere.
Ulteriori inconfutabili conferme sono venute dalle perquisizioni
effettuate nel corso delle indagini: i vari interventi dei militari hanno
consentito di recuperare 0ltre millecinquecento reperti archeologici. di diversa natura e datazione,
ma anche numerosi reperti contraffatti. oltre ad attrezzatura (metal detectors
e spilloni) utilizzata dai "tombaroli”` nel corso degli scavi, il tutt0
per un valore complessivo di oltre 2.500.000 euro.
E’ il caso di evidenziare che. nel corso di una perquisizione
effettuata a Pompei, nell’area della c.d. Civita Giuliana , adiacente agli
scavi. e stato rinvenuto. nel giardino di un’abitazione, uno slavo clandestino
molto recente attraverso il quale era stato intercettato (e depredato) un
ambiente di villa romana, le cui superfice affrescate (poi recuperate)
risultavano essere state già in larga parte sottratte.
Oltre al valore puramente venale. le consulenze tecniche sui
beni sequestrati hanno evidenziato una grandissima rilevanza dal punto di vista
archeologico e artistico di molti dei reperti ritrovati, sia per la loro qualità
artistica, sia per l`unicità delle decorazioni e il pregio dei materiali.
Tra questi spiccano: un cratere a campana di grandi dimensioni
del IV-II secolo a.C., un’anf0ra della Magna Grecia con coperchio e un’anf0ra a
due anse verticali, tutti attribuiti al pittore pestano Assteas; quattro
pannelli affrescati in stile pompeiano, provenienti dallo scavo rinvenuto a Pompei e sopra indicato.
SOGGETTI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE
A) custodia cautelare in carcere:
• Verrengia Rocco uato a Napoli il 9/7/1958
• Valente Angelo nato a Villaricca (NA) il 2/7/1983
• D’Aniello Benedetto nato a Sant’Antonio Abate (NA) il
8/5/1948
B) arresti domiciliari:
• Verrengia Carmelo nato a Capua (CE) il 25/07/1975
• Langione Luigi nato a Mondragone (CE) il 13/04/1960
• Langione Pasquale nato a Mondragone (CE) il 11/05/1952;
• Bifulco Michele nato a Napoli il 03/12/1966
• Piglialarmi Egidio nato a Mondragone (CE) il 08/09/1965
• Falconetti Vittorio nato a Mondragone (CE) il 07/01/1965
• Sorrento Michele nato a Capaccio (SA) il 13/02/1950
• Messina Michele nato a Castellamare di Stabia (NA) il
16/06/1953
• Izzo Raffaele nato a Castellamare di Stabia (NA) il
03/01/1981
• Balzano Rosa nata a Terzigno (NA) il 27/05/1951
• Papa Tommaso nato a Monclragone (CE) il 22/1 1/1964
• Simeone Simone nato Formia (LT) il 22/09/1974
• Mastrobattista Angelo nato a Sabaudia (LT) il 23/08/1965
• Castaldo Sergio nato a Napoli il 22/03/1954
• Savarese Candido Augusto, nato a Napoli il 12/11/1941