La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

mercoledì 9 aprile 2014

TERREMOTO POLITICO A SANTA MARIA A VICO - MAZZETTE , ESCORT , CENE E VIAGGI IN CAMBIO DI APPALTI NELLA CITTA' DELLA VALLE DI SUESSOLA

Le indagini sono state condotte dai pm della DDA Napoli Dott. Colangelo Giovanni, Procuratore Capo; Dott. Borrelli Giuseppe, Procuratore Aggiunto;     Dott. Landolfi Luigi;Dott. Conzo Giovanni;  Dott. Lucchetta Annamaria.

Nelle prime ore della mattinata odierna. nell'ambito di un'articolata indagine coordinata dai
magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia. i Carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta
hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare. emessa  dal giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Napoli, nei confronti di amministratori pubblici del Comune di S.
Maria a Vico ed imprenditori collegati al clan camorristico dei "Belforte" di Marcianise perché
gravemente indiziati dei reati di turbala liberti degli incanti. abuso d'ufficio, corruzione e
sfruttamento della prostituzione. tutti aggravati dal metodo mafioso.
L'attività investigativa si e sviluppata attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali,
riprese video. scrivi di osservazione e pedinamenti e riscontri di natura documentale.
Le indagini. sfociate nella misura cautelare eseguita  nella mattinata odierna, hanno
determinato l'arresto di 9 persone.
Ai predetti viene contestata la t~irbatiin della gara relativa all'appalto del servizio di igiene
urbana per anni tre nel comune di S. Maria a Vico per uil importo complessivo di euro
4.069.422,544 al fine di consentire l'rtggiudicazionc del scrvi7in alla ditta FARE L-'AMBIENTE
S.p.a. di Ciampino (RM).
L'attività di indagine ha permesso di accertare che. attraverso plurime violazioni di legge e
false attestazioni, veniva aggiudicata arbitrariamente la citata gara d'appalto alla società FARE
L'AMBIENTI.:. Nonostante la stessa non fosse in possesso dei requisiti legali ed in violazione dei
doveri di economicità, efficacia,. imparzialità. pari ti di trattamento, trasparenza e proporzionalità.
I delitti sono stati commessi al fine di agevolare: l'organizzazione camorristica denominata
"clan Belforte" ed in particolare il reale "dominus" della predetta società. imprenditore di
riferimento del clan. operante prevalentemente  in Marcianise. Maddaloni. Portico di Caserta,
Macerata Campania e paesi limitrofi.
E' stato inoltre accertato che i gestori di fatto della ditta FARE L'AMBIENTE S.p.a., con la
complicità di alcuni dipendenti, procaccia\ano al R.L.P. del Comune di S. Maria a Vico,
prestazioni sessuali da parte di una donna di origini cubane, in cambio di 500,00 Euro, per
l'aggiudicazione della gara d'appalto prima indicata.
L'indagine ha consentito. altresì. di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza
nei confronti di alcuni degli indagati per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della
prostituzione.
Dalle conversazioni intercettate supportate  da appositi servii di riscontro è emerso che,
analoga condotta, era stata posta in esscre anche in favore di altri amministratori pubblici della
provincia di Caserta. In particolare è emerso che a questi erano stati "regalati" in diverse occasioni
costosi viaggi all'estero o cene lussuose in prestigiosi ristoranti della provincia di Caserta e che
aveva offerto una cena al Sindaco di San Nicola la Strada c ad un consigliere di quel Comune,
affinché agevolassero l'aggiudicazione in suo favore di gare d'appalto.
Sempre nel corso delle indagini è. stato accertato che l'imprenditore dominus della società
FARE L'AMBIENTE, nonostante una "interdittiva antimafia" applicata ad una della sue società,
continuava ad interessarsi della raccolta dci rifiuti. accordandosi con società aventi sede in Milano
ed in Sicilia, occupandosi della preparazione documentale per le gare e dei "contatti" necessari per
l'aggiudicazione di appalti relativi a rimozione  di rifiuti. anche attraverso l'ausilio di un colonnello
dell'esercito Italiano, affinché questi intervenisse nei confronti di  cognato, assessore
all'ecologia per il Comune di S. Maria a Vico.