“Nel blu dipinto di blu felice di stare con te” . Il ritornello della canzone scritta da Domenico Modugno è diventata con il passar del tempo un vero e proprio grido d’amore di tutti i giovani , anziani ed addirittura club dei tifosi calcistici delle squadre di serie A e b, Ma a Santa Maria Capua vetere invece il ritornello ha le sembianze di una disfatta economica commerciale . Già proprio così , il blu che dovrebbe essere il colore vivo , in città rappresenta il terrore degli automobilisti e di coloro che vorrebbero portare un po’ di produttività di reddito alla città spendendo quei soldi necessari a far vivere quella economia di Santa Maria Capua vetere. E’ assurdo, anzi è fuori luogo che addirittura la tolleranza esistente in tutte le città, si trasforma a Santa Maria Capua Vetere in una vera e propria dittatura stradale prendendola addirittura come si dice in gergo “ Con la chiesa “ . Si perché qualche poliziotto municipale è giunto in Piazza San Pietro , chiamato non si sa da chi , ma scopriremo molto presto perché ha che fare con qualche palazzo che affaccia sulla strada, ma non è residente in quella piazza, animato da spirito americano compiendo un vero e proprio scempio contro la regola del vivere felice multando operatori che addirittura stavano svolgendo il proprio lavoro nella chiesa. Siamo sempre alle solite in una città dove per molti anni il parcheggio ed addirittura la sosta su scritte blu è stata gestita da una cooperativa che guarda caso ha avuto l’interdittiva antimafia dal prefetto di Napoli. E che fine fanno tutte quelle multe firmate da parcheggiatori che sono in possesso di blocchetti della polizia municipale ancora oggi . Chi dovrebbe controllare tutto questo ?? In questi ultimi anni Santa Maria Capua Vetere è stata presa d’assalto da personaggi poco chiari, vedi addirittura l’arresto di un assessore ai lavori pubblici del comune qualche anno fa, adesso la cooperativa che gestiva i parcheggi insieme al comando vigili . In una città che rispetta i cittadini, la polizia municiple deve prevenire.
Caro sindaco ci siamo candidati e tu hai vinto le elezioni perché volevamo una svolta. Abbiamo partecipato perché abbiamo creduto in un progetto, ma lo stesso tarda a venire. Svegliati prima di cadere in una trappola!!!