La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

martedì 19 giugno 2012

BANCAROTTA FRAUDOLENTA - GUARDIA DI FINANZA E PROCURA STRINGONO IL CERCHIO SU DUE SOCIETà CASERTANE -

LA SQUADRA DI CORRADO LEMBO E LUIGI GAY ARRESTA 4 PERSONE

ln data odierna, a conclusione di attivita di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di S.M. Capua Vetere — Sez. Reati Finanziari e Societari, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito quattro misure cautelari personali emesse dal G.l.P. di questo Tribunale, nei confronti di;

- Sorrentino Antonio e Uliano Pietro, per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata e di bancarotta documentale (artt, 110 e 117 cp. E 216, co. 1, nn. 1) e 2), e 219 Iegge fallimentare);

- Migliaccio Giustino e Pezone Saverio, per i reati di bancarotta patrimoniale aggravata (artt. 110 e 117 c.p. e 216, co. 1, n. 1) e 2), Iegge fallimentare).

Si procede a piede libero nei confronti degli altri tre indagati. E stato, altresi, disposto il sequestro preventivo della societa Costruzioni Generali S.r,l. per un valore di 4,5 mln di €, corrispondente all‘entita del patrimonio distratto. Le suddette ordinanze sono state eseguite, nelle province di Napoli, Caserta, Ravenna e Rimini, a seguito di articolate indagini che hanno consentito di accertare plurimi fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale, posti in essere prima del fallimento e durante lo stato di decozione della Case Preziose S.r.l., da parte dell'amministratore della fallita, Uliano Pietro — gia dipendente della medesima societa - e di Sorrentino Antonio, socio e dominus dell‘operazione attraverso simulati atti societari, gli autori della bancarotta cedevano il ramo d‘azienda ed in principali asset della fallita, in favore della Costruzioni Generali S.r.l., soggetto economico all'uopo costituito ed amministrato da Migliaccio Giustino, lasciando la societa Case Preziose come una "scatoIa vuota". ln particolare, é stato accertato che il citato ramo d‘azienda della Case Preziose S.r.l. e stato ceduto alla Costruzioni Generali S.r.l., soggetto artatamente costituito solo tre mesi prima del trasferimento, per un prezzo fissato di circa 350.839,00 €, pagando solo 37.500,00 €, a fronte di un valore di avviamento stimato daIl'Agenzia delle Entrate di circa 4,5 milioni di €. ll depauperamento della fallita veniva, inoltre, aggravate da ulteriori rilevanti distrazioni. Venivano, infatti, effettuati, a vantaggio della Edilizia Pe.Sa. S.r.I., amministrata da Pezone Saverio, pagamenti non spettanti per circa € 1.000.000,00, senza che nessuna fattura o formale rapporto contrattuale li giustificasse. Una volta portato a termine il fine illecito, la societa veniva messa in liquidazione e poi definitivamente sciolta. Le descritte distrazioni patrimoniali venivano celate dagli esponenti della Case Preziose S.r.l. attraverso un artificioso impianto contabile del tutto inadeguato a rendere possibile la ricostruzione a posteriori delle operazioni societarie compiute e dei pagamenti preferenziali operati, tanto da integrare anche la fattispecie di bancarotta fraudolenta documentale.