Dopo le recenti operazioni della Questura di Caserta che hanno portato all’arresto di decine di affiliati del clan BELFORTE detti i Mazzacane di Marcianise (CE), l’offensiva della Polizia di Stato contro la potente organizzazione camorrista prosegue sul fronte dell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati. Infatti, questa mattina, personale della Divisione Polizia Anticrimine-Sezione Accertamenti Patrimoniali della Questura di Caserta ha eseguito un decreto di sequestro di prevenzione, funzionale alla successiva confisca, emesso, ai sensi della normativa antimafia dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere (CE), nei confronti di alcuni cespiti riconducibili ai familiari dell’imprenditore Marciano Vincenzo, già oggetto di un misura patrimoniale nell’Aprile scorso, allorquando gli venivano sequestrati beni per il valore di oltre 5 milioni di euro. In particolare, sono stati sequestrati i seguenti ulteriori beni, per il valore di circa 1 milioni di euro, siti nei Comuni di Maddaloni (CE):
Beni strumentali e quote societarie della società “PLAY WORLD” srl, con sede in Maddaloni, avente ad oggetto il noleggio a terzi di slot machine;
Ulteriori rapporti finanziari intestate a MARCIANO Vincenzo accesi presso agenzie bancarie;
Intero patrimonio aziendale dell’impresa individuale “VACCARELLA Claudia”, con sede in Maddaloni, avente ad oggetto il noleggio a terzi di slot machine:
Quote societarie della ditta denominata “BET AND DRINK CAFÈ” di Vaccarella Claudia & c. sas, avente sede in Maddaloni alla piazza della Vittoria 14, avente ad oggetto attività di somministrazione di bevande.
Infatti, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di S. Maria Capua Vetere (CE), sulla scorta delle indagini patrimoniali effettuate dalla Divisione Anticrimine della Questura di Caserta, ha disposto anche il sequestro di aziende intestate a figli ed affini del citato MARCIANO Vincenzo. Infatti, le complesse indagini patrimoniali, poste a fondamento dell’odierno provvedimento di sequestro, hanno consentito di accertare la chiara riconducibilità alla predetta organizzazione camorrista delle suddette attività imprenditoriali, formalmente intestate ai figli ed alla nuora del MARCIANO, VACCARELLA Claudia, ma di fatto costituenti il frutto del reimpiego e dell’investimento di capitali di illecita provenienza per conto dello stesso clan. Il MARCIANO Vincenzo, che nel 2009 era stato arrestato per associazione mafiosa ma poi prosciolto dall’accusa, titolare di società di noleggio di videopoker ed apparecchiature di intrattenimento, grazie all’appoggio del clan BELFORTE aveva conquistato una posizione di monopolio nel settore in tutta l’area che rientrava sotto l’influenza criminale della potente consorteria camorrista, comprendente i comuni di Caserta (CE), Marcianise (CE), Maddaloni (CE), San Felice a Cancello (CE), Cervino (CE), Valle di Maddaloni (CE) e Santa Maria a Vico (CE). In cambio l’imprenditore versava una parte dei guadagni al clan che gli assicurava il proprio intervento al fine di costringere i gestori di numerosi esercizi ricettivi dell’area a rivolgersi alle sue società per il nolo dei video-poker. Peraltro, l’esistenza di un accordo tra il MARCIANO ed il clan BELFORTE, era stato confermato anche dal collaboratore di giustizia FARINA Antonio, reggente dei MAZZACANE nel comprensorio di Maddaloni (CE), San Felice a Cancello (CE), Cervino (CE) e Santa Maria a Vico (CE).