La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 2 marzo 2011

NEGATA DAL SENATO LA ISTITUZIONE DI UNA SEZIONE DI CORTE DI APPELLO A CASERTA

I commenti del Presidente del Tribunale, del Presidente degli Avvocati, del Sen. Coronella e degli avvocati Garofalo, Iannotti e Centore -

Caserta – ( di Ferdinando Terlizzi) – Pomeriggio di notizie alternate, con dispacci dell’Ansa in contraddizione, per il voto al senato riguardante la eventuale istituzione a Caserta di una sezione distaccata di sede di Corte di Appello. In definitiva la Corte di Appello non è stata istituita in quanto il PDL ( secondo l’Ansa ) ha ritirato l'emendamento che avrebbe dovuto istituire a Caserta una sezione di Corte d'Appello, con giurisdizione sul territorio compreso nelle circoscrizioni dei tribunali di Santa Maria Capua Vetere, Ariano Irpino e Nola. Un precedente dispaccio dell’Ansa aveva invece diffuso la notizia secondo la quale “I senatori avrebbero anche approvato una modifica, presentata dal Pdl, che istituiva a Caserta una Corte d'Appello con giurisdizione sul territorio compreso nelle circoscrizioni dei tribunali di Santa Maria Capua Vetere, Ariano Irpino e Nola. Era anche prevista la istituzione in Caserta anche una Corte di Assise di Appello nella cui circoscrizione è compresa la Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere, e il tribunale per i minorenni. Entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge di modifica delle circoscrizioni giudiziarie, il ministero della Giustizia si sarebbe poi occupato del funzionamento degli uffici giudiziari di Caserta determinandone anche il personale necessario.



Intanto, come ha detto il Presidente del Tribunale di S. Maria C. V. Andrea Della Selva :”Bene hanno fatto i senatori a riproporre questo argomento, che è da tempo auspicato da tutti gli operatori della giustizia di Caserta e Provincia, e che, penso, sia stato poi all’ultimo momento bocciato, per ragioni di mancanza di opportune coperture finanziarie. Caserta – ha detto Della Selva – non è l’unica provincia che ha richiesto una Corte di Appello, come già da tempo è stata istituita a Salerno e a Campobasso”.



L’Avvocato Elio Sticco, Presidente dell’Ordine degli Avvocati, da noi raggiunto telefonicamente si è amareggiato della decisione ma ha preso lo spunto per rintuzzare ai politici di ogni tendenza la opportunità di far scaturire decisioni corali, di aumentare i consensi per la costruzione della “cittadella giudiziaria” a S. Maria C.V. che dovrebbe comprendere non solo una sezione distaccata di Corte di Appello, ma anche una sezione della direzione distrettuale Antimafia e una sezione distaccata del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale).

Il Sen. Gennaro Coronella ci ha dichiarato che l’emendamento è stato ritirato ( d’accordo con il sen. Pasquale Giuliano) perché appunto mancava la dovuta copertura finanziaria, ma che entrambi, si sono riproposti di parlarne con il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, prima dell’approvazione definitiva della Camera dei Deputati.



A favore del potenziamento del Tribunale di S. Maria C.V. si è espresso l’avvocato penalista Gennaro Iannotti, il quale ci ha detto testualmente: “Credo poco nelle strutture piccole e sono contrario alla giurisprudenza domestica. L’amministrazione della giustizia non deve essere smantellata, bensì accorpata, per dare maggiore praticabilità agli operatori del diritto e rispondere alla esigenza di avvicinare sempre più la norma all’uomo”.



L’avv. Giuseppe Garofalo, fondatore della Camera penale e decano del Foro, ha detto che “bene ha fatto il senato a respingere l’istituzione della sezione di Corte di Appello a Caserta, non solo per ragione di mancanza di fondi, ma anche e principalmente per ragionevolezza”.



Infine abbiamo raccolto lo sfogo del Prof. Avv. Ciro Centore, noto amministrativista di Caserta.

“Con amarezza apprendo che, ancora una volta, dopo infinite sollecitazioni, fatte sin dagli anni 80, al fine di collocare anche su Caserta una Sezione Distaccata del TAR Campania e una Sezione della Corte di Appello di Napoli, non c’è stata una risposta da parte delle Istituzioni Centrali, sia politiche che ordinamentali. A chiacchiere, da oltre trenta anni, si continua a dire che Caserta merita e meritava queste sedi nell’ambito di una visione “decentrata” della Giustizia Amministrativa, Civile e Penale, anche e soprattutto per alleggerire il carico delle “cause” che opprime Napoli e che consentirebbe ai cittadini casertani una brevità dei tempi per la definizione dei loro contenziosi.

Non c’è stato quel “polso” necessario per definire questa vicenda. Quale “avvocato” oramai “dai capelli bianchi”, debbo constatare il fallimento di una classe politica e ancor più di una cosiddetta “società civile” che non ha dato mai segni di vita. Tra l’altro un appunto va fatto anche all’attuale “visione” federalista che si porta avanti, con il beneplacito di tutte le forze politiche, visione che si sarebbe ben “raccordata e conciliata” con la esigenza di una Sezione del TAR e di una Sezione della Corte di Appello di Napoli. Da una parte si auspica questo federalismo istituzionale che, a mio avviso, coinvolge anche l’apparato “Giustizia” e dall’altra, nulla facendo, per Caserta, disconosce la stessa vocazione federalista, nel suo spirito. Non bisogna comunque demordere, occorre “scuotere” le migliori forze che pur sussistono, nella nostra realtà provinciale, in una parola “muoversi”.