La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 7 febbraio 2009

Il Consigliere Rauso sulla vicenda Teatro Garibaldi.



Continua ad infuocare la polemica sulla gestione del Teatro Garibaldi. Da tempo sui quotidiani sono apparsi diversi articoli che avevano quale tema la disastrosa gestione del Massimo di Santa Maria C.V. e la vicenda è stata oggetto di una richiesta di consiglio comunale da parte dell’opposizione.
Fin dal mese di settembre del 2007, ho sollevando il problema gravissimo del decadimento e della cattiva utilizzazione delle struttura., proponendo l’unica cosa ragionevole per la gestione del Teatro; esperire una gara seria per affidare la gestione del nostro “gioiello” a una società in possesso di requisiti e di capacità tecniche atte a portare avanti una stagione teatrale degna di tale nome, senza che il Comune si trovi ad affrontare spese che gravano sulle tasche dei cittadini , come è avvenuto nella passata consiliatura e come sta avvenendo, seppur in misura minore, in questa..
L’opposizione ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica questo argomento per il quale ho speso fiumi di parole ed ho sprecato ore ed ore di lavoro per approntare un progetto che potesse ridare alla Città la fruizione di una struttura pubblica senza che si avesse uno spreco di danaro pubblico.
Nei documenti che consegnai al Primo Cittadino vi erano elencati tutti i requisiti professionali che dovrebbe avere la società che andrebbe a gestire il teatro;il cartellone minimo che dovrebbe portare in scena ogni anno e l’impegno economico che dovrebbe sopportare per ottenerne la gestione. Inoltre si assicurerebbe un diretto controllo sulle attività di programmazione riservando all’Amministrazione Comunale la scelta del direttore artistico.
Invece si è preferito continuare con le modalità di gestione della vecchia amministrazione, con il clientelismo e con l’approssimazione. Si torna a parlare di Fondazione quando, in questo periodo di grave crisi economica non vi sono prospettive di trovare finanziatori che mettano a disposizione della città somme ingenti, necessarie per gestire il teatro. Non è più tempo di sprechi e di gestioni personalistiche della “cosa pubblica”, è tempo che si pensi solo all’interesse della Città senza promettere e permettere l’utilizzo gratuito a compagnie di partito che non si degnano nemmeno di tenere una rappresentazione gratuita a Santa Maria o di dilapidare danaro pubblico per imbastire cartelloni senza senso e senza che la popolazione possa trarne un beneficio sia intermini culturali che di legittimo svago.
Il tempo dei dilettanti allo sbaraglio è finito.
Spero che tutto il Consiglio Comunale deliberi affinché il Garibaldi possa ritornare ad essere utilizzato per gli scopi che i nostri predecessori, che fecero grande Santa Maria, lo costruirono.

Gaetano Rauso, Consigliere Comunale di Santa Maria C.V.