La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

giovedì 20 settembre 2012

CESA - SCONTRO SULL'ISTITUTO ALBERGHIERO - CI SONO VEDUTE DIVERSE

Sulla questione dell’Alberghiero il vice sindaco D’Agostino esprime una opinione diversa dal sindaco.

Se D’Agostino vuole proporre una revisione della convenzione con la Provincia venga in consiglio comunale troverà il sostegno dell’opposizione.

“Se il vice sindaco Cesario D’Agostino afferma che l’intenzione dell’amministrazione comunale non era quella di mandare via la scuola Alberghiero da Cesa ma solo di rivedere la convenzione con la Provincia gli suggeriamo di mettersi d’accordo col sindaco Cesario Liguori”.

Questa è la riflessione che il segretario del circolo Pd di Cesa Enzo Guida, nonché consigliere comunale del gruppo di minoranza Progetto Democratico per Cesa, effettua dopo le dichiarazioni, rilasciate al quotidiano Cronache di Caserta dal vice-sindaco.

La Provincia di Caserta ha, infatti, comunicato che a partire dal 30 dicembre di quest’anno la succursale dell’Alberghiero andrà via, avendo trovato altri locali. Dinanzi a questa notizia il vice sindaco D’Agostino ha precisato che con la delibera adottata dalla maggioranza si voleva solamente rivedere la convenzione stipulata. “Una opinione– sottolinea Guida – diversa da quella espressa dal primo cittadino che, nell’ultimo consiglio comunale, apertamente fece intendere, incalzato anche dal nostro capogruppo Domenico Mangiacapra, che l’Alberghiero era inutile, per cui la maggioranza, col voto anche di D’Agostino, approvò la delibera con la quale di fatto è stato mandata via la succursale da Cesa”.

Vani furono i tentativi della minoranza, composta oltre che da Guida e Mangiacapra, anche dall’altro consigliere Pd Antimo Dell’Omo, di far desistere la maggioranza da quell’atto e vani furono stati i tentativi di chiedere un rinvio della discussione, per un approfondimento.

“Oggi il vice sindaco D’Agostino, dinanzi alla decisione della Provincia di allocare altrove l’Alberghiero, rilascia delle dichiarazioni che da un lato lasciano esterrefatti ma dall’altro fanno comprendere che quella scelta lui l’ha subita”.

“Afferma il vice sindaco, uomo per formazione e cultura sensibile alle problematiche della scuola, che la volontà dell’amministrazione non era quella di “mandare via l’Alberghiero ma di rivedere la convenzione. Ribadiamo però che dal dibattito svoltosi in aula non ci è sembrato di capire questo”.

“Fui proprio io – aggiunge Guida – a porre, nel mio intervento in consiglio, un interrogativo. Chiesi quale era l’obiettivo che la maggioranza voleva raggiungere con quella delibera. Anche perché se lo scopo era quello di una revisione della convenzione, si poteva formulare una diversa proposta di delibera. Ma dal sindaco giunse una risposta diversa, l’Alberghiero in sostanza doveva andare via, perché nell’edificio bisognava fare altro”.

“A nome di tutto il gruppo di minoranza – conclude Guida – invito D’Agostino a portare avanti la sua idea. Se intende rivedere la convenzione con la Provincia per continuare ad avere l’Alberghiero a Cesa, nella speranza che in futuro si aprano scenari diversi per poter costruire un edificio ex novo, per continuare ad avere un istituto che può essere fonte di sviluppo, se egli avrà il coraggio politico di portare avanti questa idea, troverà in consiglio comunale il nostro sostegno”.