La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 14 gennaio 2014

RAPINE IN CITTA - LA PROCURA EMETTE SETTE ORDINANZE DI CIUSTODIA CAUTELARE

In data odierna a seguito di serrate e articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S.M. Capua Vetere - Sezione reati contro il patrimonio e condotte con grande professionalità dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Casetta e dalla Compagnia Carabinieri di Mondragone, sono state eseguite in due distinte operazioni n. 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari emesse dall' Ufficio G.I.P. presso questo Tribunale.
La prima operazione ha portato all'arresto di:
1 . CORSO Loredana n. a Napoli il 25.1.1982 ( arresti domiciliari )
2. VOIRA Monica n. a Napoli il 15.8.1973 ( custodia in carcere )
I reati contestati sono:
• per entrambe concorso in rapina pluriaggravata ( artt. 110, 628 comma 1-
3 e 3bis c.p. ).
Le due indagate sono colpite da gravi indizi di colpevolezza in ordine all'episodio che le ha viste protagoniste e avvenuto il 5 gennaio 2013 in Castelvolturno in danno di una coppia di coniugi.
Introdottesi con un pretesto nella loro abitazione le due indagate ponevano in essere un piano preordinato, che ha comportato l'uso di una sostanza narcotizzante ( risultata essere benzodiazepine ) sciolta in bicchieri di vino, proprio quello prodotto da uno dei coniugi. La coppia dei coniugi era stata distratta da una delle indagate, consentendo all'altra di poter agire indisturbata. Dopo aver bevuto il vino entrambi i coniugi hanno perduto quasi contemporaneamente i sensi e in questo stato sono stati soccorsi dai familiari e dai Carabinieri, chiamati sul posto. E' risultato che le indagate hanno potuto indisturbate impossessarsi di denaro, di oggetti di valore e anche di una fede nuziale.
Una delle due indagate era però persona conosciuta dai coniugi e le immediate indagini consentivano di identificare non solo la CORSO ma anche la complice Monica VOIRA, già indagata per fatti analoghi con uso della stessa sostanza narcotizzante. Nonostante il tentativo di avere un alibi per l'ora in cui sarebbero avvenuti i fatti, le indagate a seguito delle precise dichiarazioni dei coniugi e di altre circostanze risultano colpite da gravi indizi di colpevolezza.
La seconda operazione ha portato all'arresto di:
1. URGHERAIT Gianni n. a Napoli il 5.11.1971 ( custodia in carcere )
2. DE ROSA Gennaro n. a Napoli il 10.6.1967 ( custodia in carcere )
3. FERRARA Gennaro n. a Napoli il 2.9.1968 ( custodia in carcere )
4. TORTORA Renato n. a Casoria (NA) il 18.11.1974 ( custodia in carcere )
5. RUSSO Antonio n. a Napoli 1'8.7.1982 ( custodia in carcere )
I reati contestati sono:
Tutti: associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine [
art. 416 c.p. );
Suddivìsi per singole posizioni: concorso m rapina pluriaggravata  artt. 110, 628 comma 1-3 e 6_i IL 7 c.p. concorso in sequestro di persona [ artt. 110, 605 c.p. ); concorso e  porto e detenzione di arma comune da sparo [ artt. 110 c.p. e 10^ 12 ^ \A L. 497/74 ) concorso m ricettazione { artt 110. 648 c.p. ) simulazione di reato ( art 3_61 g_.r>. } .
I cinque indagati, più un sesto, che si trova attualmente agli arresti domiciliari, sono colpiti da gravi indizi di colpevolezza in ordine a due episodi di rapina con armi e sequestro di persona commessi il 22 novembre 2012 e 15 gennaio 2013 in Casal di Principe in danno dei titolari di due gioiellerie.
L'attività investigativa è iniziata subito dopo le rapine e condotta con intercettazioni telefoniche ed ambientali, anche in carcere, che hanno consentito di accertare che tra tutti gli indagati si era creato un vincolo associativo diretto esclusivamente alla commissione di gravi reati predatori. II gruppo criminale individuato si è reso responsabile della consumazione di due rapine in danno dei titolari di due gioiellerie
operanti in Casal di Principe, utilizzando armi da fuoco, puntandole contro i titolari delle citate attività commerciali e alla testa di alcune parti offese, arrivando ad agire con ulteriore efferata violenza in una occasione legando mani e polsi alle vittime e chiudendole in uno stanzino compresa una cliente in stato di gravidanza.
Nell'episodio del 15 gennaio 2013 grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri di Casa! di Principe venivano arrestati tre componenti della banda, tra cui una donna.
La prosecuzione delle indagini, mai cessate, hanno portato alla identificazione di tutto il gruppo criminale e all'accertamento della loro responsabilità anche con riferimento alla rapina del 22 novembre 2012. Il profitto per le rapine commesse ammonta a circa 130.000 euro, ma 100.000 sono stati recuperati. Utilissime sono state alcune dichiarazioni testimoniali, per l'individuazione dei mezzi usati per le rapine, e la possibilità, a dire il vero molto rara, di poter visionare i filmati di alcune videocamere poste nei pressi degli esercizi commerciali che hanno ripreso le fasi successive alla rapina. Il minuzioso esame dei tabulati dei cellulari sequestrati ai rapinatori ha consentito di incrociare i dati con altri cellulari utilizzati dal gruppo, ricavando ulteriori elementi di riscontro.
Gli indagati risultano avere gravi precedenti penali e giudiziari, anchespecifici, e alcuni di essi vengono indicati vicini a clan camorristi, pur non emergendo nella presente indagine elementi da far ritenere sussistente l'aggravante camorristica.

   In Orta di Atella, presso il centro commerciale denominato “Fabulae”, i Carabinieri della locale stazione, nel corso di un servizio teso a contrastare la commissione dei reati contro il patrimonio, hanno arrestato, in flagranza di reato per furto aggravato, il pregiudicato Cimmino Biagio, classe 1986, di Cardito (NA). L’uomo, infatti, all’interno del centro commerciale si era impossessato, previa rimozione del sistema antitaccheggio, di un autoradio esposto sugli scaffali del punto vendita, occultandolo sotto il giubbino e superando la barriera delle casse.
Pertanto, è stato condotto presso il proprio domicilio in regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del giudizio direttissimo innanzi alla competente Autorità Giudiziaria. La refurtiva recuperata, invece,  è stata riconsegnata all’avente diritto.

2.    In AversaiCarabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del locale Reparto Territoriale hanno proceduto all’arresto di Di Pietro Raffaele, cl. 1992,  del luogo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, per il reato di evasione. Nella circostanza i militari dell’Arma sorprendevano il predetto, fuori dalla propria abitazione privo di qualsivoglia autorizzazione. Il Di Pietro, veniva sottoposto nuovamente alla citata misura, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.


3.    In Recale i Carabinieri della Stazione di Macerata Campania hanno proceduto all’arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, di Alboretti Michelecl.1981, di Caivano (NA). Nella circostanza il predetto veniva sorpreso dai militari dell’Arma mentre cedeva ad un acquirente involucro contenente  gr.1.2 di sostanza stupefacenti del tipo cocaina. Veniva rinvenuta anche la somma contante euro 110.00 ritenuta provento dell’illecita attività. Denaro e stupefacente sottoposti a sequestro. L’arrestato, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.