La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 29 gennaio 2014

RAPINA IN GIOIELLERIA A MACERATA CAMPANIA - LA PROCURA CHIEDE ED OTTIENE TRE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE - DI SEGUITO LE OPERAZIONI AL CLAN MASSARO

In data odierna, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di S.M. Capua Vetere - Sezione reati contro il patrimonio e delegate ai Carabinieri della Stazione di Macerata Campania sono state eseguite tra la Provincia di Casetta e Napoli n. 3 ordinanze di custodia cautelare, di cui una in carcere e due al regime degli arresti domiciliari nei confronti di:
- CARANDENTE SICCO Anna, nata a Napoli il 14.12.1976, residente
nel comune di Marano di Napoli (NA) in e.so Umberto 1° nr. 167;
- PALUMBO Maria nata a Mugnano di Napoli (NA) il 12.10.1987 e
residente a Marano di Napoli alla via Po;
- DALIZZO Ciro, nato a Portico di Casetta il 04.06.1978, ivi residente
al viale dei Pini nr. 19;
responsabili del reato di rapina aggravata dall'uso di armi, su provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di S. Maria Capua Vetere.
L'attività investigativa svolta trae origine da una rapina commessa il 20.11.2013 in danno della gioielleria "Momenti d'Oro" sita in Macerata Campania, in cui n. 4 persone, fra cui la Carandente Sicco, introdottesi quali clienti con il pretesto di visionare dei gioielli, aggredivano con armi la titolare, usandole violenza e strattonandola più volte, immobilizzandola e legandola con del nastro adesivo, asportando poi dalla cassaforte gioielli e monili per un valore complessivo stimato in circa 300.000 euro.
La visione dei filmati di videoregistratori, nonché l'escussione di tutti i testimoni reperiti consentiva di individuare il mezzo utilizzato dai rapinatori di cui venivano immediatamente diramate le ricerche. Lo stesso risultava oggetto di rapina perpetrata poco tempo prima a Marcianise in danno di due giovani. La completa ed attenta escussione delle due sedicenti vittime della rapina dell'autovettura faceva emergere incongruenze tali nella vicenda da far iniziare una più ampia attività di analisi, anche con l'ausilio di attività tecniche, consentiva di accertare senza ombra di dubbio non solo l'avvenuta simulazione della rapina dell'autovettura da parte dei giovani, ma anche la circostanza che gli stessi si erano recati più volte, nelle settimane precedenti, nel citato esercizio col pretesto di visionare gioielli per un ipotetico acquisto, mai concluso, al fine di acquisire informazioni sulle misure di sicurezza.
Ricostruendo i contatti avuti da costoro con altre persone, si individuava
uno dei soggetti che avevano materialmente perpetrato la rapina, nella
persona della citata Carandente Sicco, peraltro legata ai giovani "basisti"
da rapporti di parentela.
Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di identificare i complici.

CASERTA. I CARABINIERI SEQUESTRANO BENI PER UN VALORE DI 600.000 EURO NELLA DISPONIBILITA’ DI UN AFFILIATO AL CLAN “MASSARO”.
Nella mattinata odierna i Carabinieri del Reparto Operativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni mobili ed immobili, per un valore complessivo di euro 600.000, nella disponibilità di un indagato, MASSARO Francescocl.1955, affiliato all’omonimo clanoperante nell’area maddalonese. L’uomo è ritenuto responsabile, tra l’altro, anche dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione e rapina, con l’aggravante del metodo mafioso.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a seguito di mirate indaginisvolte dai Carabinieri,sarà altresì notificato ai cointestatari dei beni da sequestrare, identificati nei familiari del MASSARO ed ha riguardato, in particolare, terreni, appartamenti, fabbricati, 1 opificio e 2 veicoli, ubicati nei comuni di San Felice a Cancello ed Arienzo.
Nell’ambito della stessa indagine, il 6 ottobre 2004, è stata già eseguita, dai Carabinieri del Reparto Operativo di Caserta, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 32 indagati affiliati al “clan Massaro”, tra cui l’odierno destinatario del provvedimento. Tale associazione, operando sull'intera area dei Comuni di San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, Arienzo, Forchia (BN), ed altre zone limitrofe, gestiva il controllo delle attività economiche, anche attraverso la gestione monopolistica di interi settori imprenditoriali e commerciali, come quello dell'attività inerente le Onoranze Funebri, nonché  l'acquisizione di appalti e servizi pubblici.

CASERTA. I CARABINIERI SEQUESTRANO BENI PER UN VALORE DI 600.000 EURO NELLA DISPONIBILITA’ DI UN AFFILIATO AL CLAN “MASSARO”.
Nella mattinata odierna i Carabinieri del Reparto Operativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni mobili ed immobili, per un valore complessivo di euro 600.000, nella disponibilità di MASSARO Francescocl.1955, affiliato all’omonimo clanoperante nell’area maddalonese. L’uomo è ritenuto responsabile, tra l’altro, anche dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione e rapina, con l’aggravante del metodo mafioso.