La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 19 ottobre 2012

SPRECHI ALLA SAPNA SPA: CORTE DEI CONTI E GUARDIA DI FINANZA ACCERTANO UN DANNO ERARIALE PER 1,5 MILIONI DI EURO

E’ di oltre 1,5 milioni di euro il danno arrecato all’Erario per inutili consulenze affidate dalla società in house della Provincia di Napoli SAPNA SpA, costituita nel dicembre del 2009 per gestire il ciclo integrato dei rifiuti e traghettare la provincia napoletana fuori dall’emergenza ambientale.

Le indagini contabili, disposte dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania ed eseguite dai Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli (Nucleo di Polizia Tributaria), hanno portato anche al sequestro conservativo di beni immobili, conti correnti e crediti presso terzi, riconducibili ai soggetti ritenuti responsabili, per un ammontare pari all’intero importo del danno contestato.

I militari delle Fiamme Gialle, attraverso l’accurato esame della documentazione amministrativo-contabile della SAPNA, hanno ricostruito puntualmente i numerosi incarichi di consulenza esterna affidati già in fase di avvio dalla società partecipata.

Per ciascuno dei soggetti affidatari di consulenze, i finanzieri hanno esaminato a fondo le motivazioni e le procedure seguite dalla società per l’affidamento degli incarichi, i curricula vitae dei professionisti designati, gli elaborati dagli stessi prodotti nell’espletamento dei rispettivi incarichi, la relativa fatturazione ed i giustificativi di pagamento, avendo quale obiettivo generale quello di verificare il rispetto della normativa prevista in materia, con specifico riferimento agli obblighi di pubblicità, all’urgenza dell’affidamento, alle mansioni svolte ed alla rendicontazione delle attività, alla effettiva utilitas conseguita dalla società stessa.

Le indagini hanno evidenziato in primo luogo che gli incarichi professionali sono stati conferiti senza porre in essere le previste procedure di evidenza pubblica. In aggiunta a tale irregolarità, è poi emerso che le cd. “consulenze” non hanno di fatto comportato alcun effettivo arricchimento professionale per la SAPNA.

Infatti, grazie ai puntuali riscontri eseguiti dai militari del Gruppo Tutela Spesa Pubblica, si è potuto dimostrare come gli incarichi attribuiti dalla partecipata, seppur definiti formalmente “consulenziali”, sono risultati, nella sostanza, carenti dei requisiti normativamente previsti per essere considerati tali (unicità ed eccezionalità delle prestazioni) ed anzi si sono caratterizzati per la loro continuità ed ordinarietà.

Secondo le contestazioni mosse dalla Procura Contabile e dalla Guardia di Finanza, quindi, gli amministratori che, nel tempo, si sono succeduti a capo della SAPNA hanno affidato a consulenti esterni l’esecuzione di attività rientranti propriamente nei compiti ordinari per i quali la società stessa è stata costituita ed è stata dotata di risorse finanziarie e di personale.