La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 25 giugno 2011

GIÙ LE MANI DAL MELORIO. PRIMA IL TRIBUNALE , POI IL CDR ED ADESSO CI PROVANO CON L’OSPEDALE. VOGLIONO DISTRUGGERE SANTA MARIA CAPUA VETERE , MA NON CI RIUSCIRANNO PERCHÉ C’È SUPERNONNO

Ai parlamentari della nazione, della regione, della provincia ed a quelli che hanno compiuto lo scempio sanitario che più scempio non si può.

Giù le mani dal Melorio. Prima il Tribunale , poi il Cdr ed adesso ci provano con l’ospedale. Vogliono distruggere Santa Maria Capua Vetere , ma non ci riusciranno perché c’è supernonno.



In altre situazioni avremo detto “ C’era una volta Santa Maria Capua vetere”, invece adesso diciamo “A Santa Maria Capua Vetere rinata succede “.Già succede che la vogliono distruggere . Ci hanno provato prima con il tribunale , qualcuno si ricorderà che un senatore della repubblica invogliato da pressioni campanilistiche di versa estrazione firmò una petizione per trasferire il tribunale da Santa Maria Capua Vetere a Caserta, ma insorse la classe forense sammaritana e i cittadini che guardavano nel tribunale un interesse culturale e politico della città, ma non ci riuscirono . Successivamente per sfamare qualche onorevole napoletano, Santa Maria Capua Vetere fu individuata come città per accogliere un centro di derivato dei rifiuti che tutto però non sembrava , poiché il Cdr oggi Stir è una discarica a cielo aperto , quindi nella città che prima dettava le linee politiche guida, fu istaurata un discarica per far fronte alle voglie naturalistiche dell’ex sindaco Enzo Iodice per avere in cambio soldi per sfamare non si sa chi , ma lui compreso. Infine , adesso si vuole attaccare come una ripicca politica contro chi ha vinto le elezioni, la chiusura di un ospedale o quanto meno una riduzione dei reparti ex amministrazione docet . Lo scempio degli ex sindaci è sotto lo gli occhi di tutti, ma adesso si fa sul serio . Non si può paragonare Santa Maria Capua Vetere ad un grande paesone che non ha sbocchi imprenditoriali e politici . Ma sarebbe auspicabile che gli onorevoli che compongono la maggioranza di governo regionale e nazionale pensassero più al problema relativo alla città di Napoli invasa dall’immondizia che qualcuno chiama oro nero in tutte le strade della città e non riversino le loro ira su un ospedale che rappresenta la storia culturale e sociale di una città secolare ma è stato costruito per un bacino di utenza di circa 55 mila utenti.