Nell’ambito di un’indagine coordinata dai
magistrati della Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del
Nucleo Operativo della Compagnia di
Casal di Principe hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti
di un 31enne di Casapesenna (CE), per il reato di rapina, porto illegale di arma
da fuoco e lesioni personali aggravate.
L’indagine ha consentito di raccogliere gravi
indizi di colpevolezza nei confronti del suddetto indagato riguardo ad un
allarmante episodio criminoso verificatosi il 29.05.2014 presso la gioielleria
“Coppola” di Casal di Principe, quando due rapinatori irrompevano all’interno
dell’esercizio facendosi consegnare, sotto la minaccia di un fucile, numerosi
monili in oro e preziosi per un valore complessivo di migliaia di euro.
Il
primo rapinatore era già stato individuato e, a seguito di ordinanza di
custodia cautelare, tratto in arresto lo scorso 9 agosto 2014 dagli stessi Carabinieri.
I
due rapinatori, ripresi dal sistema di videosorveglianza, prima di allontanarsi
dall’ingresso secondario della gioielleria, mostrando particolare efferatezza, con
delle manette immobilizzavano nel retrobottega i due gestori, una donna e un
uomo, colpendo quest’ultimo alla testa e cagionandogli un trauma cranico e
facciale con un’ampia ferita.
Gli
inquirenti, grazie ad un indizio repertato sulla scena del crimine – in
particolare una busta che era stata utilizzata per occultare il fucile prima di
irrompere nella gioielleria - riuscivano a risalire a uno dei rapinatori: la
busta, infatti, recava il marchio di un esercizio commerciale di San
Marcellino, sito proprio affianco all’abitazione del primo arrestato.
Le
immagini di videosorveglianza, che avevano ripreso in maniera nitida i due
rapinatori, e l’autovettura utilizzata per la fuga ( una Fiat Punto di colore
blu alla quale era stata sostituita la targa) hanno consentito di raccogliere
un grave quadro indiziario anche nei confronti della persona, individuata come
secondo autore della rapina.