La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 1 maggio 2014

USURA IN PROVINCIA - LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CV - CHIEDE ED OTTIENE UN'ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE

Nella mattinata odierna, a proseguimento di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura di Santa Maria C.V. , i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno notificato un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di un soggetto, gravemente indiziato di usura e già detenuto per il medesimo reato. Il soggetto colpito dal provvedimento è:
-  NOIA Luigi, nato a Napoli l’01.10.1962.
L’attività investigativa, avviata nel settembre 2012 e condotta con l’utilizzo di attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale che avevano portato all’arresto dello stesso nel novembre 2013, ha permesso di acclarare ulteriori attività usuraie poste in essere dal prevenuto nei confronti di un imprenditore e di vari commercianti operanti nella provincia di Caserta.
In particolare NOIA Luigi, approfittando delle difficoltà economiche in cui versavano le vittime, concedeva loro dei prestiti che recuperava, analogamente al modus operandi accertato con la prima tranche dell’indagine, con metodi usurai anche non tradizionali. Infatti, l’elemento che ha caratterizzato tali episodi usurai è che non sempre il recupero del credito consisteva nella corresponsione da parte delle vittime della classica “rata” comprensiva dei tassi usurai bensì mediante il percepimento di periodici contributi sino a quando la vittima non estingueva il debito con un unico versamento pari all’intera somma ricevuta.
In un episodio le indagini hanno consentito di accertare che a fronte di una somma di denaro ceduta pari a 40.000 euro veniva illegalmente applicato il tasso di interesse mensile del 5%.