FONDAZIONE ELIO STICCO
Via Lussemburgo s.n.c.
81055 - S.Maria C.V. (CE)
info@fondazionest.it
S. Maria C.V.22 aprile 2014
Per
i 13 componenti il
C.O.A. di S.Maria C.V.
Nella qualità di Presidente della
Fondazione Elio Sticco ed in riferimento alla illegale pretesa del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di nominare, con delibera illecita del 9 aprile
2014, cinque membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione da
sovrapporli a quelli esistenti, che andranno a
scadere il 1 dicembre 2015, ed in virtù del mandato conferitomi con
delibera del 18 aprile 2014 Vi segnalo che:
L’avventura del C.O.A., a maggioranza “AVVOCATI per il
CAMBIAMENTO”, viene preparata agli inizi
del 2009 con la cessazione del contratto triennale di collaborazione con la
Fondazione da parte della sig.Benedetta Tennerello, moglie dell’avv.Raffaele
Boccagna,la quale non rinnovava il contratto aspirando alla dirigenza.
I coniugi Tennerello/Boccagna misero nel mirino la Fondazione e così
la Tennerello avanza pretese economiche, organizza scuole come la DELFI di essa
Tennerello, che propaganda, insieme al marito, nelle elezioni forensi del
gennaio 2010, raggruppa avvocati ostili all’esponente nell’associazione
denominata “AVVOCATI per il CAMBIAMENTO” ed inizia una campagna diffamatoria e
denigratoria con volantini, manifesti, e-mail, messaggi, Facebook… per potere,
con tale piattaforma deontologicamente riprovevole, sollevare sospetti sulla
gestione economica del Consiglio;
la lista elettorale di cui l’avv. Raffaele Boccagna era promotore e
sostenitore e che prendeva il nome “AVVOCATI per il CAMBIAMENTO” non ebbe tempo
per l’attecchimento. La sconfitta del Boccagna e dell’Associazione “AVVOCATI
per il CAMBIAMENTO” ebbe come rabbiosa reazione la produzione di tre ricorsi al
C.N.F. contro i risultati delle elezioni. Il rigetto dei tre ricorsi rese
feroci i coniugi Boccagna che intensificarono la deleteria e nefanda propaganda
con intensità persecutoria, cui ,nel rispetto di regole deontologiche, non si
dette pubblica smentita in nome della verità essendo il mezzo indegno; così che la reiterazione delle false notizie
ebbero presa nei nuovi iscritti che
determinarono l’esito delle elezioni svolte nel gennaio 2012 assegnando la
maggioranza agli AVVOCATI per il CAMBIAMENTO che si misero immediatamente
all’opera onde esprimere la loro ostilità nell’attuazione del disegno
“FONDAZIONE DELENDA EST”.
I primi atti avevano tre direttrici : a) la formazione per i praticati
e formazione degli avvocati con i crediti formativi; b)controllo dei bilanci
per accertare eventuali irregolarità. c) azioni e deliberati per attuare il
progetto “FONDAZIONE DELENDA EST” a cura dell’avv. Raffaele Boccagna.
Per realizzare il disegno demolitorio della “formazione” della
F.E.ST., di cui era stato previsto
l’esecutore fin dal 2009, il Nuovo Consiglio dell’Ordine affidava la delega
alla formazione all’avv.Raffaele Boccagna sposato con la Benedetta Tennerello,
che, per rivendicazioni verso la FEST di cui era stata collaboratrice,
raggruppa intorno allo scopo “FONDAZIONE DELENDA EST” gli “ AVVOCATI per il
CAMBIAMENTO” scelti tra i nemici dello scrivente avv. Sticco.
Il precedente C.O.A. aveva denunciato fin dall’inizio questo movimento
eversivo in verbali del Consiglio (verbale dell’8.4.2009 e relazioni Tesoriere
all’assemblee approvazione bilanci 2009 – 2010 – 2011) evidenziando che veniva
usata una metodologia fuori degli schemi dell’AVVOCATURA ove la dignità, decoro, libertà ed onestà sono
indefettibili.
Conferita dal Nuovo Consiglio al “Satana” la delega per la
“formazione”, questi, dopo l’intensa crociata preparatoria condotta insieme
alla moglie Tennerello ed il gruppo di selezionata ostilità (lettera
Tennerello, lettera Covelli, lettera avv. P.Cianni, raccolta di volantini,
manifesti, messaggi, e-mail, gossip in Facebook), inizia con immediatezza ad
infierire portando in approvazione delle sedute Consiliari documenti
prefabbricati rientranti nello scopo sbandierato, frutto del rancore
conseguente alla mancata soddisfazione dell’aspirazione dirigenziale della
moglie dell’avv. Raffaele Boccagna, che non
intese rinnovare il contratto di
collaborazione triennale scaduto il 30 aprile 2009 per rivendicazioni
economiche e funzionali, che non potevano essere accolte: da qui
l’organizzazione della crociata promossa e sviluppata dai coniugi
Boccagna/Tennerello.
Nella seduta Consiliare del 2 marzo 2012 l’avv. Boccagna, delegato
alla “formazione”, malgrado la incompatibilità contestata a lui ed ai 12
“AVVOCATI PER IL CAMBIAMENTO”, entra in scena con sicumera a svolgere il suo
ruolo di ostilità notoria e manifesta
sottoponendo all’approvazione del Consiglio un documento da lui sottoscritto ed
intestato “SEDUTA del CONSIGLIO DI VENERDI’ 02 MARZO 2012 – BREVE RELAZIONE IN
RIFERIMENTO AL PUNTO 11 dell’O.D.G. “ La discussione fu accanita con eccezioni
sulle incompatibilità, imparzialità, difetto di documenti di riferimento del
precedente Consiglio ma il Presidente del Consiglio pose a votazione il documento
Boccagna che risultò approvato e ne venne disposta l’allegazione al verbale;
alla chiusura della seduta l’esponente richiese ed ottenne copia conforme del
verbale. La relazione Boccagna non solo aveva omesso di allegare i precedenti
deliberati assunti dal precedente C.O.A. ma aveva omesso di notificare alla
Fondazione, terza interessata, per cui la relazione costituiva l’atto di avvio
del procedimento amministrativo da comparare con i precedenti deliberati e con
le osservazioni di spettanza della Fondazione.
Invece, la storia dell’eliminazione della Fondazione inizia con un
falso ed infatti, si scopre che nel registro delle sedute viene intruso
dall’avv. Alessandro Diana – Presidente del C.O.A. e dal Cons. Segretario, avv.
Angela Del Vecchio un secondo documento che era estraneo alla seduta Consiliare
del 2 marzo 2012, e che non era stato mai visto e trattato né votato e che non
poteva avere allegazione postuma come “DELIBERA ALLEGATA AL VERBALE DI SEDUTA
CONSILIARE DEL GIORNO VENERDI’ 02 MARZO 2012” né lo poteva essere perché si
sarebbe comunque eccepito oltre ai vulnera già sollevati anche la mancata
acquisizione dei deliberati assunti dal precedente Consiglio nonché la mancata
comunicazione alla Fondazione – terza interessata. Il fatto all’esame del TAR
CAMPANIA è stato rimesso all’esame della PROCURA della REPUBBLICA per l’analisi
sia del falso che dell’abuso di ufficio avendo il C.O.A. dato esecuzione al
documento falso con danno morale e patrimoniale (quest’ultimo ammontante ad
oggi a circa €350.000,00), avendo il C.O.A. ridotto la misura della dotazione
erogata ed avendo preteso restituzioni di somme, preannunciando ulteriori provvedimenti illegali con la
complicità solidale dei Consiglieri “AVVOCATI per il CAMBIAMENTO” spinti dall’astio dal quale traggono motivo per avallare le
plateali illegalità tra cui il falso menzionato.
Il TAR CAMPANIA nel giudizio
(R.G. n.2072/2012) attualmente pendente dinanzi al Consiglio di Stato ha
rimesso gli atti alla PROCURA della REPUBBLICA per analizzare le ipotesi di
reato.
Il livore dell’avv. Boccagna era tale da ammettere il misfatto ed
infatti procurato lo svuotamento della Scuola di Formazione dei Praticanti con
l’esecuzione del “ deliberato falso” questi assumevano che la Scuola dei
Praticanti era “parassitaria” e propagandavano ulteriori provvedimenti ostili
così da creare panico e stato di ansia per una persecuzione continua che ha
costretto l’esponente a sottoporsi a cure mediche
Assunti i provvedimenti contro la Scuola di Formazione dei
Praticanti il DELEGATO alla FORMAZIONE
in preda al delirio di onnipotenza sferra il suo attacco alla Scuola di
FORMAZIONE CONTINUA per gli AVVOCATI ed ai relativi CREDITI FORMATIVI regolati
dalla convenzione intervenuta tra C.O.A.
e FONDAZIONE in data 19 maggio 2010 così
da eliminare altra risorsa economica destinata alla Scuola di FORMAZIONE
CONTINUA, per la quale non era stata prevista alcuna dotazione fissa; in detta
convenzione il C.O.A. assicura che gli
eventi della “FORMAZIONE CONTINUA” debbano essere espletati dalla Fondazione e
da tali eventi la Fondazione debba attingere le risorse per mantenere la detta Scuola dedicata agli
AVVOCATI come dovrà provvederà al controllo del profitto degli eventi
organizzati dalle Associazioni.
Per chiarezza va evidenziato che gli eventi riconoscibili alle
Associazioni sono limitati solamente a
quelle che siano dotate dei requisiti
deliberati in precedenza dal C.O.A. onde evitare che improvvisate ed effimere
Associazioni sorte improvvisamente pretendano l’assegnazione dei crediti
incassando contributi dagli utenti e largheggiando su presenze fantasma. (cfr.
Regolamento dell’ORDINE del 17.06.2011 e
Delibera C.O.A. del 15.4.2011).
Il Consiglio dell’Ordine di maggioranza CAMBIAMENTO si è reso volutamente, per interessi deviati,
inadempiente ai detti provvedimenti ai danni della FONDAZIONE che aveva da
affrontare ingenti spese al fine di rendere agibile ed in sicurezza il piano
terra del Centro Civico C1 Nord, sede della scuola, mentre sono mancate i 300.000,00 Euro
preventivati per la sistemazione esterna, così commettendo altro abuso di
ufficio. Difatti i 12 Consiglieri
dell’Associazione AVVOCATI per il cambiamento hanno elargito crediti
formativi ad Associazioni che mancavano dei requisiti richiesti di richiamati
deliberati, sottraendoli alla Fondazione, che ,con i rimborsi spese, avrebbe
potuto e dovuto fronteggiare alle suddette spese, certamente in aumento col persistere delle inadempienze commesse dalla
maggioranza Consiliare nell’ottica della crociata contro la Fondazione e
l’esponente. A ciò si aggiunga che, sempre in costanza dei vulnera dedotti e
dell’abuso di potere aggravante insieme al numero dei partecipanti dell’ipotizzato abuso di ufficio, l’attuale
C.O.A. si è appropriato di corsi che si tenevano presso la Fondazione quali la
Procedura Civile organizzata a mezzo del prof. Gianpaolo Califano ed il corso di Diritto del Lavoro dirottandoli
presso l’Aulario della S.U.N. cui vi è stata una elargizione annuale di €
25.000,00 simulando una diversa causale, mentre ci si ostina a ridurre la
dotazione annuale della Fondazione per la scuola dei praticanti e ad annullare
le risorse della formazione Continua.
Certamente, il difetto di imparzialità e la presenza di interesse
proprio, sponsorizzato dagli altri associati insieme alla violazione di legge,
hanno determinato altri atti in sequenza da valutare, come la revoca della
cessione dei contratti di locazione, di cui pende la causa dinanzi al Tribunale
ordinario di S.Maria C.V., con tutte le aggravanti che hanno reso gli associati
forti della loro solidarietà, giunge oggi al clamoroso atto di nominare un
Consiglio di Amministrazione della Fondazione in sovrapposizione con quello
attuale il cui prossimo – secondo quinquennio andrà a scadere il 1 dicembre
2015.
Un vero “golpe” di cultura che non può avere ingresso in un’Avvocatura
che non può avere un tale, scadimento.
Abbiamo per sintesi tracciato le tappe della persecuzione da
stalking, per attuare il disegno “Fondazione delenda est”, che la
maggioranza degli Avvocati per il Cambiamento ora cercano di accelerare perché
starebbe per terminare l’anno di prorogatio
col prossimo 31 dicembre 2014 ed,
i segni premonitori per la riconferma sono resi dubbi da tre test elettorali
svolti in questi ultimi mesi, tra cui quello per sostituire il dimissionario
avv.Raffaele Boccagna che, pur essendo insieme alla moglie Tennerello il
nemico n.1 della Fondazione, ha motivato le sue dimissioni con gravi accuse
nei confronti dei compagni di viaggio.
Ho accennato su come il C.O.A. abbia fretta di appropriarsi della
Fondazione per insediare un proprio Consiglio di Amministrazione, per la durata
di cinque anni, e condizionare in caso di sconfitta il Nuovo Consiglio
dell’Ordine.
Per raggiungere tale obiettivo, consigliato dal Cons. Gabriele Amodio
– Delegato ai proc.disc. e Consigliere personale del Presidente avv.Alessandro
Diana - si commette altro grave
illecito pur consapevoli della scadenza del prossimo secondo quinquennio e
si preannuncia il violento spossessamento della Fondazione per il 23 aprile
2013 ore 12.
Il tentativo del “golpe” degli
“Avvocati per il Cambiamento” avrebbe lo scopo, da parte della maggioranza
Consiliare , si reitera espressione
degli Avvocati per il Cambiamento :
a)
di sottrarre al prossimo eligendo nuovo
Consiglio la nomina del Consiglio di
Amministrazione della FEST e di utilizzare la forza bruta dell’abuso di potere
per imporre del C.d.A. della Fondazione
colleghi ignari del dilagante malcostume fondato sull’odio, sul sopruso,
sul conflitto, sull’interesse non pubblico per sostituire cinque colleghi il
cui mandato andrà a scadere il 1 dicembre 2015 ( ed oltre) ed assicurandosi
nella sconfitta elettorale comunque il dominio della Fondazione e della
formazione. E’ comunque una manovra ignobile che si sostanzia in un vero
“golpe” che oscura la storia del nostro Ordine
Forense Consiglio che conta 56 anni di intenso lavoro per vederlo
collocato tra i primi posti nella
classifica nazionale e poi oggi trovarlo come fanalino di coda in caduta libera
verticale.
b)
Di scoraggiare gli avvocati dall’opporsi
allo strapotere della maggioranza “AVVOCATI per il CAMBIAMENTO” ormai in delirio di onnipotenza e di
prepotenza tale da assumere provvedimenti illegali e tentare di imporli senza
conoscere la storia di questi 56 anni del nostro Foro, che conta eroismi,
orgoglio, coraggio e non viltà. Ma il tempo è propizio per cacciare i
profanatori del tempio e di estirpare il
“convolvolo infestante” che col candore del suo fiore cerca di mimetizzare le brutture e la ferocia di una
maggioranza, sorta con la menzogna, diffamazione, falsificazione ed interesse
privato. E’ tempo quindi di cacciare i profanatori del tempio e di dare senso
alla festività della PASQUA, che costituisce il passaggio dalla morte alla
vita, dalle tenebre alla luce, dalla menzogna alla verità, dall’odio all’amore.
c) Di
sfruttare l’anno di gestione Consiliare in prorogatio, pur essendo venuto meno
al Consiglio in carica la maggioranza della componente Aversana che fa parte di
un Consiglio che legalmente è sorto con la istituzione del Tribunale di Napoli
Nord e, che se i ritardi burocratici non l’hanno composto non è consentibile a
questa minoranza ancora utilizzare ai danni del territorio di S. Maria C.V. il
dominio squilibrato che conta ancora in attivo un deficit di 900 iscritti su
cui poggiò la vittoria della lista di AVVOCATI per il CAMBIAMENTO ormai non più
maggioranza.
d) Di
nascondere da parte degli Avvocati per il Cambiamento che, con l’istituzione
del Tribunale di Aversa, è venuta meno l’originaria maggioranza ottenuta con
l’apporto di 900 avvocati del territorio Aversano; la conseguenza
logico/giuridica è che l’attuale Consiglio dovrebbe affidare all’UNIONE
AVVOCATI, resa vittoriosa sottraendo i suddetti voti di lista, la gestione
dell’anno in prorogatio, in caso contrario, può assumere deliberati lesivi
della maggioranza effettiva che appartiene oggi all’UNIONE AVVOCATI, così come
si potrebbe accertare rivedendo le schede e sottraendo i voti di lista dei
900 elettori Aversani. Ciò a prescindere
delle eccezioni pregiudiziali del deficit di imparzialità e della presenza
dell’abuso di ufficio anche per interesse privato produttivo di danno materiale
e patrimoniale, ipotesi aggravata dal numero dei partecipanti, dall’abuso di
potere, dalla perseverante continuità, dalla violenza privata, dall’omissione
di atti di uffici e dall’iniziale falso con intrusione di documento estraneo
alla seduta Consiliare del 2 marzo 2012 .
e)
Di segretare la lettera dell’avv.Raffaele Boccagna (nemico n.1 della Fondazione
e del Presidente Onorario) del 6/11/2013
, con la quale si evidenzia e si testimonia sul fatto gravissimo e notorio che
la sede del C.O.A. è stata trasformata in sede degli Avvocati per il
Cambiamento e di strumento per fabbricare voti ed infatti sul punto così si
esprime il dimissionario: “ Neanche voglio più accettare, .per
rimanere “in linea” con la maggioranza, le modalità con cui si procede alle
iscrizioni, la istituzionalizzazione di pratiche afferenti la gestione degli
esami e la personalizzazione della concessione dei contributi, secondo il
principio della vicinanza politica “.
Il fatto è di
notevole gravità specie con l’aggravamento normativo e giurisprudenziale del
voto di scambio.
Durante l’ultimo periodo, Vi sono
stati 3 test elettorali che vanno analizzati e cioè : 1) la elezione suppletiva
per sostituire il Cons. Rosanna Raucci dimissionaria
per poter poi concorrere alle elezioni
del Comitato dei Delegati alla Cassa Nazionale Previdenza ed assistenza; 2) l’
elezioni per rinnovare Il Comitato Nazionale dei Delegati alla Cassa Previdenza
Avvocati; 3) le elezioni suppletive per sostituire il dimissionario avv.
Raffaele Boccagna nel C.O.A.
Nelle dette elezioni il seggio
elettorale veniva selezionato con persone legate alla maggioranza né furono
ammessi rappresentanti di lista e dei concorrenti. I componenti del Consiglio
dell’Ordine sponsorizzavano e propagandavano, anche a mezzo messaggi, i
candidati di loro aperta, dichiarata e propagandata espressione (malgrado il
divieto imposto dagli artt. 57 e 24 comma 3, 10
del Codice Deontologico Nazionale). Ed a rendere plateale questa
partecipazione, i 12 componenti, nei giorni di votazione, hanno assediato il
corridoio unico per poter raggiungere il seggio elettorale così che vi è stata
una compressione della libertà del voto.
Il Cons. Segretario, che ha il
controllo dell’albo e delle iscrizioni, intende avere colloqui con coloro che
chiedono di iscriversi e per quanto riguarda gli “Abocados”, l’esponente era
contrario alla iscrizione laddove il Consiglio ha sempre seguito le direttive
del C.N.F. ed è un sostenitore dell’abolizione dell’esame di abilitazione per
l’esercizio professionale.
Nella elezioni segnalate pur con
il massiccio ed illecito comportamento dell’intero Consiglio capeggiato dagli
avv .Alessandro Diana e l’avv. Angela del Vecchio vanno annotate sostanziali
sconfitte degli “Avvocati per il Cambiamento” quale maggioranza ormai
inesistente del C.O.A. Va annotato che nella elezione per sostituire l’avv.
Boccagna il Consiglio impegnato in prima persona in favore dell’avv. Renato
Iaselli non è riuscito ad avere la validità dell’assemblea elettorale per
mancato raggiungimento del quorum.
f) Di
continuare il proprio ruolo illecito: 1) di completare il disegno di demolire
la Fondazione e la relativa attività svuotandone il contenuto formativo ed
economico per potersene appropriare
prima della prossima competizione elettorale e quindi assicurarsi per
cinque anni la gestione della Fondazione stessa, sfidando le ipotesi di illeciti penali oltre che civili
2) di continuare a violare il principio di imparzialità (in violazione
dell’art. 57,10,.24,37 codice deontologico ed art.97 Cost.) con la
trasformazione delle sedi del Consiglio in sedi di propaganda elettorale,
specie dopo i chiari segni premonitori sopra evidenziati (cfr. relazioni tesoriere precedente Consiglio anno 2009 e 2010, lettere
e proc.disc. avv. M. Covelli, lettera avv. Benedetta Tennerello, contratto Tennerello/FEST
ecc. ecc.) .
g) di
attentare alla unità dell’Avvocatura, finalità primaria dell’UNIONE AVVOCATI e
PRATICANTI, continuando a violare, col
metodo introdotto fin dal 2009, le regole deontologiche, esasperando i conflitti e seminando menzogne e pettegolezzi senza mai volgere lo
sguardo dietro ove vi è la crisi della giovane avvocatura e la dispersione
delle risorse, con la fuga fuori territorio delle procedure concorsuali,
concordati, arbitrati ecc. ed il mancato controllo dei potentati economici e
monopoli (Banche,Assicurazioni,ENEL ecc.) per un’equa distribuzione tra le
nuove leve dell’avvocatura onde evitare che aumenti la schiera dei disoccupati.
h) Di
continuare a gestire autoritariamente il
monopolio del sito a titolo propagandistico, estraniando le minoranze e le
notizie dell’attività che queste svolgono in linea propositivamente critica con
una emarginazione arrogante che scoraggia ogni approccio, come sottolinea il
Consigliere dimissionario.
Si ricorda che tutti gli atti e le azioni messe in essere dagli Avvocati per il Cambiamento sono all’esame
del Tribunale di S.Maria C.V., TAR.Campania, Consiglio di Stato, S.U. della
Suprema Corte, Procura della Repubblica.
Gli Avvocati per il Cambiamento pervasi dal delirio di onnipotenza,
dallo stress delle prossime elezioni, dall’odio nei confronti di chi ha il
coraggio di evidenziare che “i farisei vanno cacciati dal tempio” minacciano
l’occupazione della Fondazione con l’ennesimo atto illegale costituente ipotesi
di illecito penale del quale l’esponente informerà nella duplice qualità di PRESIDENTE ONORARIO
e PRESIDENTE IN CARICA tutti gli Organi competenti con ogni riserva
Allo stato, il Consiglio di Amministrazione della Fest, a seguito
delle “dimissioni irrevocabili” dell’avv. Ennio Romano e della decisione delle
Sezioni Unite della Suprema Corte emessa in data 7 aprile 2014 -n.8052/2014 ha
rinominato l’avv. Achille Vellucci quale membro a vita della Fondazione che
già partecipa alle sedute Consiliari.
Con i poteri derivatigli dalla
duplice qualità Presidenziale e dai deliberati del Consiglio di
Amministrazione l’esponente, che ha
assunto la responsabilità materiale e giuridica della Fondazione della quale
risponderà all’autorità giudiziaria competente,
INVITA e DIFFIDA
I Sig.ri avv.
1)
CATALIOTI LAURA dom.ta in 81055 S. Maria C.V., piazza Salvo D’Acquisto
n.1.
2) IANNOTTI
GENNARO dom.to in 81020 S. Nicola La
Strada via Carlo III n.118
3) LOMBARDO
GUIDO dom.to in 81100 Caserta via Francesco Renella n.32
4) MIRRA
ANTONIO dom.to in 81050 S.Maria La Fossa
corso Umberto I n.77
5)
ROMANO ENNIO dom.to in 81100 Caserta corso Giannone 86
ad astenersi da ogni atto
lesivo della legittimità dell’attuale Consiglio di Amministrazione della
Fondazione con durata del secondo quinquennio fino al 1 dicembre 2015 e da ogni
atto lesivo ed emulativo; a dissociarsi
per quanto riguarda gli avv.ti Catalioti, Iannotti e Romano dalla
partecipazione al disegno ideato, programmato, organizzato e messo in esecuzione
con una serie continuativa di atti nei confronti della Fondazione Elio Sticco.
Salvo ogni diritto.
S.Maria C.V.21 aprile 2014 Il
Presidente della F.E.St.
Avv.Elio Sticco