Santa Maria Capua Vetere - C’erano una volta i centri commerciali, c’era una volta il piano casa , c’erano una volta le concessioni facili , ora esistono i cambi di destinazioni d’uso . A Santa Maria Capua Vetere si va al passo con i tempi perché di speculazioni si vive come la mattina ti prendi il caffè. La maggior parte dei soldi provengono da fatture false, proventi illeciti della criminalità organizzata . Le indagini della Dda di Napoli nella città del foro , gli avvisi di garanzia notificati a personaggi politici che hanno impersonato la figura del senatore romano Bruto, non hanno insegnato niente alla nuova classe politica ed imprenditoriale perché si fa peggio di prima. Il caso, che è nato nella città del foro, fa pensare . Una nota catena di supermercati il DEcò che guarda caso ha sedi anche nella città del foro, ma il capitale non è provento illecito sia ben chiaro, fino ad ieri nessuno avrebbe scommesso un euro che si sarebbe trovato in seria difficoltà perché alcuni palazzinari e speculatori nella zona dell’ex tabacchificio hanno costruito un grande supermercato, la coop, con l’assenso del’ufficio tecnico del comune di Santa Maria Capua Vetere. Ma qualcuno però aveva preceduto i palazzinari ubicando nella strada di fronte l’area dell’ex tabacchificio un supermercato della catena dei DECO’ . A distanza di qualche anno, dopo che il Deco’ è riuscito ad avere un discreto successo, proprio quando la Coop apriva i suoi battenti, sembra che , secondo alcune dicerie di alcuni cittadini , ha deciso di chiudere una delle sedi perché la concorrenza della Coop oramai si sentiva sempre di più, essendo i due centri commerciali troppo vicini tra loro. Qualche palazzinaro o speculatore edilizio, che ha investito gia’ molti soldi con il famoso tris della conceria. ha deciso di inventarsi una nuova speculazione chiedendo di cambiare in quella zona e soltanto dove sorge il Decò la destinazione d’uso, con il benestare delle firme facili del’ufficio tecnico del comune di Santa Maria Capua Vetere, da zona commerciale addirittura a zona sanitaria. Già, zona sanitaria perché adesso aggirando l’ostacolo di qualche consigliere ed addirittura del sindaco, facendogli credere che è tutto è lecito , ci sistemano una clinica privata eseguendo una nuova speculazione a discapito di un vecchio progetto mai realizzato perché nell’ex tabacchificio si doveva costruire un supermercato e i 430 appartamenti, invece di un ospedale a costo zero perché vi erano i fondi staziati dallo stato nella finanziaria del 2007.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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