La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 30 agosto 2012

CASTELVOLTURNO ALBERGO A LUCI ROSSE NUOVA ORDINANZA PER I DUE PROPRIETARI

Agenti della squadra investigativa del Commissariato di Castel Volturno, diretto dal Dr. Davide DELLA CIOPPA, che nella scorsa mattinata hanno dato esecuzione a due provvedimenti cautelari emessi dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti dei proprietari, nonché gestori dell’hotel “IL GIARDINO DEGLI DEI”, sito in Castel Volturno alla via Domitiana km.35,400. MAISTO Antonio, di anni 37 e lo zio di quest’ultimo, MAISTO Pasquale di anni 54, entrambi provenienti dal comune di Giugliano in Campania, nella mattinata di martedì sono stati destinatari di due ordinanze cautelari emesse dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, concernenti il Divieto di Dimora nel Comune di Castel Volturno.

Come è noto, i predetti in data 25 luglio ebbero ad essere tratti in arresto da personale del Commissariato di Castel Volturno perché ritenuti responsabili, in flagranza di reato, di concorso nei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, di omessa compilazione di schede alloggiati con l'omissione della relativa annotazione delle stesse sull'apposito registro e per aver dato ospitalità a persona priva di documenti, in violazione alla normativa del Testo Unico delle Leggi di P.S. Di seguito a tale arresto, nella cui circostanza ebbe fu sottoposta sotto sequestro l’intera struttura dell’albergo, in sede di convalida i due indagati ebbero ad essere destinatari della misura cautelare del Divieto di Dimora in Castel Volturno, proprio affinché i due non protraessero ulteriormente l’attività illecita per cui furono tratti in arresto. Detta misura limitativa, revocata dal Tribunale del Riesame per un mero vizio formale, ovvero per la mancata fissazione dell'udienza camerale nel termine di legge, è stata pertanto nuovamente ripristinata dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ritenuta la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e rilevata la sussistenza dei capi di imputazione argomentati dalla p.g. operante, concernenti il favoreggiamento della prostituzione da parte degli indagati.