La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 20 agosto 2012

LATITANTE DA DIECI GIORNI SI CONSEGNA FERMATO VANACORE - E- ACCUSATO DI ESTORSIONE INSIEME A DEL VECCHIO CLAN CASALESI

Nel pomeriggio del 20 agosto 2012, a seguito di un’incessante attività di ricerca e pressione info-operativa esercitata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, in collaborazione con i colleghi del Reparto Territoriale di Aversa, si è consegnato presso la Stazione CC di Frignano il pregiudicato VANACORE Gennaro, detto Pasquale, cl.’72 da Villa di Briano (CE).
Era ricercato dal 10 agosto u.s., allorquando si era reso irreperibile all’esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti suoi e di DEL VECCHIO Giuseppe, cl.’80 da Casal di Principe, già tratto in arresto, ritenuti entrambi elementi di vertice del gruppo Schiavone.
L’accusa nei confronti di entrambi è di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Il provvedimento è scaturito da una attività d’indagine, grazie alla quale in soli 20 giorni, mediante riscontri tecnici, servizi sul territorio e penetrante attività informativa, i Carabinieri sono riusciti ad acquisire gravi e concordanti elementi di colpevolezza a carico di entrambi gli indagati, accusati di aver posto in essere condotte estorsive ai danni del titolare di un caseificio operante nell’agro aversano, mediante ripetute visite presso l’attività commerciale ed anche nel corso di incontri occasionali per strada, al bar, dal barbiere, ecc., al fine di costringerlo a versare una tangente di complessivi 30.000 Euro (15.000 subito e 5.000 nelle canoniche scadenze di ferragosto, Natale e Pasqua).
Le dichiarazioni rese dal recente collaboratore di giustizia VENOSA Salvatore, che da ultimo rivestiva una funzione apicale nel clan “dei casalesi”, hanno arricchito il provvedimento restrittivo di importanti elementi relativi allo spessore criminale recentemente assunto dal DEL VECCHIO e dal VANACORE nell’ambito del sodalizio casalese. I predetti, infatti, costituivano, unitamente allo stesso VENOSA ed a RECCIA Oreste (fermato il 31 agosto u.s.), il vero e proprio “direttorio” del clan ed erano deputati alla gestione della cassa comune ed al pagamento degli stipendi agli affiliati sottoposti al regime del “carcere duro” (art. 41bis O.P.).
Dopo le formalità, VANACORE è stato associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere.