La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

mercoledì 4 aprile 2012

SESSA AURUNCA “IL PERCHE’ DELLE NOSTRE DIMISSIONI”, MA ASPETTIAMO LA RISPOSTA DEL SINDACO

“IL PERCHE’ DELLE NOSTRE DIMISSIONI”



C’eravamo proposti, unitamente alle altre forze politiche alla guida della Città, con l’intento dopo vari anni di immobilismo, di realizzare oltre l’ordinario quelle poche iniziative che potessero dare impulso alla nostra comunità con particolare riferimento allo sviluppo economico e,nello specifico :

- riorganizzazione della pianta organica dei dipendenti con rotazione di tutti i capo servizi per arricchimento professionale ;

- completamento del centro sportivo in Via Raccomandata;

- dotare per la prima volta il nostro Comune di un piano regolatore per favorire lo sviluppo edilizio;

- rilanciare lo sviluppo turistico delle zone collinari ed in particolare di Baia Domizia anche con la costruzione di un porto turistico senza capitali pubblici (project financing);

- recupero del centro storico di Sessa Aurunca anche con finanziamenti regionali.

Il tutto, naturalmente, con un occhio attento a tutte le problematiche di una pesante situazione economica e debitoria lasciataci in eredità dalle precedenti amministrazioni.

Un’eredità che potevamo non accettare ma le difficoltà non ci hanno mai spaventato.

Al di là delle iniziali incomprensioni e diverbi, comprensibili per le varie forze politiche che per la prima volta si trovano in coalizione, si stava procedendo, seppure lentamente, a concretizzare il programma esposto.

Stranamente, le maggiori difficoltà le abbiamo trovate tra i dipendenti comunali. Allorquando una parte di essi, per fortuna minoritaria, si è sentita toccata nei propri privilegi, si è arroccata su posizioni di totale intransigenza e di scarso livello collaborativo. Difficoltà frapposte anche alla richiesta di tutte le forze politiche di procedere a trasferimenti di personale per potenziare gli uffici tributi e i servizi al pubblico per meglio favorire i cittadini ed incrementare le entrate dell’Ente.

Il Sindaco, tra l’altro con delega al personale, nulla ha potuto e/o voluto. Perché.......??

A distanza di nove mesi non ancora si è riusciti ad approvare una pianta organica e a tutt’oggi alcuni capo settori continuano ad interporre ostacoli alla sua approvazione.

Cosa succederà quando si procederà alla rotazione di tutti i capo servizi???

In merito alle problematiche economiche il nostro Assessore alle finanze si stava impegnando tra l’altro per l’assetto di tutti i debiti sospesi e di ricercare la soluzione ottimale per il pagamento degli stessi.

Al momento di verificare il rispetto del patto di stabilità per l’anno 2011 era venuto allo scoperto un debito verso la Edison Energia per sorta capitale di circa 1,8 milioni di euro dovuti al mancato pagamento di fatture di energia elettrica per gli anni 2006, 2007 e 2008 il cui riconoscimento (per noi inesistente), era stato individuato con impegno nel solo anno 2011. A tale debito si erano aggiunti euro 120.000,00 per interessi già fatturati e ulteriori interessi per euro 490.000,00 riconosciuti dal Tribunale di Milano a seguito di decreto ingiuntivo del 2010 (non opposto) e successivo atto di precetto notificato a gennaio 2012.(esecutivo)

Su indicazione di tutte le forze politiche di maggioranza il nostro Assessore con l’ausilio di legal advisor si era attivato per la risoluzione del problema e, in pochi giorni, era riuscito a concludere con Edison S.p.A. una transazione, che non solo consentiva all’Ente una riduzione di spesa di circa euro 300.000,00 ma otteneva anche la dilazione del debito con un pagamento in 36 rate mensili, in modo tale che lo stesso non rientrasse nell’ annualità 2011 ma nei tre esercizi successivi.

Acquisiti, con umiltà, anche i pareri di tecnici autorevoli avevamo tracciato le linee guida da seguire per evitare lo sforamento del patto di stabilità che avrebbe inciso negativamente sulla vita amministrativa del nostro Comune con sanzioni molto pesanti tra le quali la riduzione dei trasferimenti ordinari dovuti dal Ministero al Comune, il divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia di contratto, il divieto di ricorrere all’assunzione di qualsiasi mutuo per la realizzazione di opere pubbliche (strade, marciapiedi, etc..) con un pesantissimo rallentamento dell’ attività amministrativa anche in termini di risposte alle legittime istanze dei cittadini.

Ci siamo trovati al cospetto della rigidità immotivata di qualche funzionario, consigliori e successivamente anche dei revisori che senza alcuna spiegazione giuridica e tecnica propendevano per lo sforamento del patto di stabilità.

Il Sindaco, ha preferito seguire la linea del “suicidio amministrativo” voluta dal capo settore e dai suoi consigliori sconfessando la volontà delle forze politiche e, cosa più grave i motivati rimedi tecnici forniti dal suo Assessore alle finanze.



Noi riteniamo che la burocrazia e l’interesse privato dei singoli non possano prevalere sul bene pubblico e sulla volontà politica.

I CONSIGLIERI DIMISSIONARI