I finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di napoli hanno inflitto un ulteriore durissimo colpo al traffico di sostanze stupefacenti che caratterizza sotto molteplici forme l’hinterland partenopeo ed e’ spesso appannaggio di esponenti della criminalita’ organizzata per gli alti profitti che ne derivano.
Stavolta, nel corso di un’eccezionale operazione di servizio, sono stati sequestrati nel comune di angri (sa) ben 1.220 kg di hashish ed e’ stato arrestato in flagranza di reato un napoletano, apicella stefano, di anni 46, originario di castellammare di stabia (na), il quale era riuscito ad architettare un singolarissimo - e sinora sconosciuto - sistema di occultamento della sostanza stupefacente.
I finanzieri del gruppo operativo antidroga (goa) del nucleo pt di napoli, a seguito di normali servizi di perlustrazione lungo le principali arterie viarie di accesso al capoluogo partenopeo, hanno individuato e pedinato una persona sospetta che, a bordo della propria autovettura smart, si recava dal comune di santa maria la carita’ (na) in un’area adibita al rimessaggio di autoarticolati, sita al di sotto di un cavalcavia della strada statale 268 “del vesuvio” che collega il capoluogo partenopeo all’agro nocerino-sarnese, nei pressi dell’uscita angri (sa), in zona orta longa.Dopo aver osservato in maniera occulta gli strani spostamenti del soggetto all’interno dell’autovettura: apicella, infatti, procedeva con circospezione utilizzando spesso gli specchi retrovisori ed effettuando, nel contempo, improvvise accelerate e rallentamenti, i militari operanti decidevano di irrompere nel parcheggio, al fine di procedere ad un’accurata perquisizione degli automezzi ivi stazionanti, nell’ipotesi che essi potessero essere stati utilizzati per trasportare carichi di droga.
All’esito delle prime attività di polizia giudiziaria non veniva rinvenuto alcunche’ di illecito. Tuttavia, poiche’ il soggetto, che dichiarava di essere il rappresentante legale della ditta che gestiva l’area adibita a parcheggio, palesava un crescente ed ingiustificato nervosismo, i militari delle fiamme gialle decidevano di insistere in maniera piu’ minuziosa nelle attivita’ di controllo, estendendo l’ispezione anche alle strutture fisse presenti nell’area.Da un’attenta e ravvicinata osservazione dei piloni che sostenevano il cavalcavia della sovrastante strada statale 268 “del vesuvio”, si appurava che una trave portante differiva da tutte le altre per tipologia di materiale e per caratteristiche tecniche. In particolare, mentre la struttura del viadotto era prevalentemente in cemento armato (cd. “jersey”), la trave in questione era in acciaio e, nella parte inferiore, presentava delle aperture circolari, aventi un diametro di circa un metro, che probabilmente, in condizioni normali, consentono al personale addetto alla manutenzione del ponte di introdursi nelle intercapedini naturali che proseguono in orizzontale per decine di metri.Questo ulteriore dettaglio ha suggerito ai finanzieri di ispezionare accuratamente anche la struttura posta, ad un’altezza di circa 10 metri, proprio al di sotto del cavalcavia, dove, all’interno di un vano naturale, venivano rinvenute nr. 38 valigette cellophanate di hashish per un peso complessivo di 1.220 kg.Apicella, responsabile della ditta di autotrasporti utilizzatrice dell’area di parcheggio, veniva tratto in arresto in flagranza di reato per i delitti previsti e puniti dall’art 73 del d.p.r. 309/90 (traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti) ed associato presso la casa circondariale di fuorni – salerno, in attesa delle determinazioni dell’a.g. di nocera inferiore.La droga sequestrata, di ottima qualita’, avrebbe alimentato le piazze di spaccio dislocate sull’intero territorio campano, dove, attraverso il meccanismo della vendita al dettaglio, avrebbe fruttato, alle organizzazioni criminali, proventi illeciti per circa 12 milioni di euro.