“ Se la notizia inerente la scoperta del Catabulum presso la chiesa della Madonna delle Grazie – così come mi auguro – dovesse essere confermata, saremo sicuramente al cospetto di un ritrovamento eccezionale che fa il paio con la Basilica di età Imperiale emersa presso Piazza della Resistenza. Ho provveduto ad inoltrare una richiesta ufficiale alla Soprintendenza competente per territorio per avere una conferma ufficiale in merito alla Basilica Costantiniana. Ma non basta: alla stessa Soprintendenza ho rinnovato l’invito a fornire all’Amministrazione comunale una mappa dettagliata dei siti e dei ritrovamenti archeologici ( sia pubblici sia privati) in modo tale da poter individuare un percorso storico – culturale da offrire ai turisti e a i visitatori. Detto questo, risulterebbe che in alcuni stabili di recente costruzione non sia mai stato rispettato l’accordo per cui le preesistenze fossero fruibili a chiunque volesse visitarle…”
L’Assessore alla Cultura Mario Tudisco continua sulla strada fruttuosa della collaborazione con la Soprintendenza di Caserta, Avellino, Benevento e Salerno per consentire all’Antica Capua di essere inserita in un pacchetto turistico nazionale ed internazionale. Ma lo stesso delegato del Sindaco Di Muro non è intenzionato a fare sconti a nessuno. “ Capisco la riservatezza della Soprintendenza quando si tratta di scavi effettuati presso proprietà private – aggiunge l’Assessore Tudisco – ma vorrei che il bene super partes della città venisse adeguatamente tutelato per una serie di ragioni. La prima è che Santa Maria Capua Vetere possiede nel suo sottosuolo una miniera d’oro di storia e tradizioni come poche altre realtà mondiali. Da qui, la rabbia dovuta alla scarsissima valorizzazione del patrimonio archeologico negli anni precedenti, quasi se come si trattasse di pietre inutili di cui disfarsene in fretta e furia. È questo, purtroppo, è potuto accadere grazie a palazzinari senza scrupoli e alla complicità di altri Enti che, spesso e volentieri, in alcuni casi hanno preferito chiudere entrambi gli occhi.
La seconda ragione è data dalla crisi economica e sociale in atto e che non ha precedenti dal dopo guerra in poi. Sono altrettanto convinto che solo avendo il coraggio di investire nell’ambito culturale Santa Maria potrà iniziare a invertire la tendenza creando i presupposti per una nuova ondata occupazionale stabile e dignitosa”.