Castelvolturno .Strage di Pescapagano, dimezzate le pene emesse dal tribunale di Santa Maria capua vetere. A quasi un anno dall’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, era il 17 gennaio 2007 il processo della strade di Pescopagano si chiude in corte di assise di appello di Napoli. Massimo Gitto, Angelo Gagliardi, Giuseppe Frangoli che furono condannati in primo grado alla pena di 30 anni di reclusione poiché causarono la morte nel Bar “Centro” di Pescopagano di Alfonso Romano e ferirono insieme agli altri giovani tutti extracomunitari i proprietari del bar Vincenzo e Francesco Bocchetti sono stati condannati a 15 anni e 4 mesi di reclusione dalla terza corte di assise appello di Napoli presidente Ambrogio di Meo. Le pene che sono state dimezzate rispetto alla sentenza di primo grado rappresentano comunque una vittoria per la difesa rappresentata dagli avvocati Luigi Iannettone, Angelo Raucci e Giovanni Zannini , i quali avrebbero in ogni caso convinto in parte i giudici napoletani. I Tre, elementi di spicco del clan
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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