Santa Maria Capua Vetere. Dieci agenti della polizia penitenziaria stazionavano fuori la cella dove era stato portato il boss Giuseppe Setola per essere interrogato. Due giudici di indagini preliminari uno di Cassino l’altro di Santa Maria Capua Vetere pronti per interrogarlo . Gli agenti che predisponevano le ordinanze che giungevano man mano per notificarle . Intanto nel corridoio si bisbigliava un commento, un interrogativo. Dove lo trasferiranno ? Ci sono tredici istituti in Italia che possono ospitare i boss di questo calibro a cui è stato concesso il 41 bis . Fra questi c’è anche il carcere di Novara che secondo alcuni potrebbe essere la sede definitiva del Setola o al limite un altro carcere che sarebbe ubicato nella regione della lombardia . In piemonte sono detenuti uomini del calibro di Raffaele Cutolo che staziona proprio nel supercarcere di Novara, Augusto La Torre che si trova al Voghera , ma c'è anche Cuneo e il supercarcere di Torino . Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha già disposto per l'ex latitante Giuseppe Setola la detenzione in regime di 14Bis, misure ancora piu' dure del 41Bis. Il provvedimento nei confronti del boss dei Casalesi e' stato emesso dal capo del Dap su richiesta della Direzione generale detenuti ed e' stato notificato a Setola nel carcere di Santa Maria Capua Vetere Il 14Bis e il 41Bis sono compatibili e cumulabili tra di loro; con il 14Bis il detenuto viene continuamente sorvegliato e resta in isolamento, in una cella senza tv, radio e giornali, ma con soltanto il letto, un tavolino e una sedia. Queste caratteristiche le possono offrire soltanto i supercarcere del nord italia .La scena che si presentava stamattina davanti agli avvocati che aspettavano il loro turno degli interrogatori con i loro assistiti era surreale , mai visti tanti poliziotti penitenziari . Inoltre le celle di stazionamento dove erano state portate i detenuti erano offuscate da piccoli cartoncini nelle fessure ad altezza d’uomo dove il personale della polizia penitenziaria controllava in tempi diversi che i detenuti che aspettavano l’interrogatorio. Paura ma anche perché qualche cittadino extracomunitario animato da un sentimento campanilistico potesse colpire Setola, per tali motivi il grosso spiegamento di polizia penitenza all’interno del carcere ha fatto si che il boss non venisse neanche sfiorato. E’ stato il giudice delle indagini preliminari del tribunale di cassino Dottor Mancini ad interrogarlo per la prima volta per convalidare l’arresto . Giuseppe Setola, assistito dagli avvocati Girolamo Casella e Lepre non ha risposto anzi per il primo interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha cercato di scagionare l’infermiera di villa Floria e la moglie Stefania Martinelli . Poi è toccato al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Stefania Amodeo alla quale ha confermato ciò che aveva detto già al Dottor Mancini . Pochi minuti è durato l’interrogatorio, ma quando è uscito dalla stanza dove aveva appena finito qualche fischio ed improperie sono volati nel corridoio. Lui ha cercato in ogni caso di affacciarsi ad ogni cella per vedere chi c’era, ma pochi lo hano intravisto. E’ top secret la data del suo trasferimento poiché i magistrati della dda di Napoli sono convinti che i guaglioni di Setola sono stati già catechizzati ad un azione di forza. Per questi motivi sarà guardato a vista.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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