La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 10 ottobre 2020

OPERAZIONI DIRTY GLASS - ACCUSE ANNULLATE NEI CONFRONTI DI PASQUALE PIROLO CHE TORNA AD ESSERE UN CITTADINO NORMALE .

NON E' REATO FARE DA MEDIATORE FRA DUE O PIù PERSONE SOLTANTO CON IL PRECISO COMPITO DI METTERLE IN CONTATTO E NON SAPENDO COSA SI VUOL FARE  

Una agonia durata per ben 23 giorni passata fra le mura di un istituto di pena perchè il giorno 16 settembre gli avevano notificato un provvedimento giudiziario di misura restrittiva della libertà personale perchè indagato nell'operazione compiuta dala DDA di roma denominata  Dirty Glass . Per Pasquale Pirolo,che in udienza è stato difeso dall'avvocato Angelo Santoro, il  noto imprenditore della provincia di Caserta, già assolto diversi anni anni fa nell'operazione Spartacus, il tribunale del riesame di Roma accogliendo le tesi dei difensori lo ha rimesso in libertà annullando le tesi accusatorie e rimettendo completamente in liberta' . 

 Lo ha comunicato, venerdi sera intorno alle 20.00 stesso lui al suo avvocato difensore dopo che gli avevano notificato il provvedimento dei giudici capitolini nel momento in cui è uscito dall'istituto di pena di Velletri dove lo avevano collocato. 

Una battaglia senza esclusione di colpi ma basata soprattutto sulle risultanze che sono venute fuori durate l'udienza eseguita davanti a giudici caitolini. 

 In sostanza  Pasquale Pirolo era accusato di aver fatto da mediatore con imprenditori dell'agro laziale fra cui Luciano Iannotta  e un funzionario dell'Agenzia Delle Entrate della regione Lazio per aver commesso un atto contrario ai doveri d'ufficio  e successivamente  ritardato un pignomento nei confronti di una società di una società in cambio di una tentata , forse, corruzione dietro un elargimento di somma di denaro intorno ai 25mila euro .

 Ma l'altro capo di imputazione  riguardava sempre un'altra mediatore avvenuta fra i fratelli Festa e la società Italy glass per l'aumento del capitale socieale da un milione e 200mila euro a tre milioni e 200 mila euro, accuse poi completamente annullate dai giudici capitolini che hanno rimesso in libertà l'imprenditore casertano ma soprattutto sammaritano di orgini di Curtoi che da oggi è tornato ad essere un uomo libero.