In data odierna, all’esito di indagini
coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal
di Principe, coadiuvati anche nella fase delle indagini dai Carabinieri della Compagnia
di Napoli Stella, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare
in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale
di Napoli Nord, nei confronti di tre persone, indagate a vario titolo per detenzione e porto abusivo di arma
da fuoco, danneggiamento aggravato, minaccia aggravata e esplosione di colpi
d’arma da fuoco in luogo pubblico.
L'indagine,
condotta attraverso servizi di osservazione, esame delle vittime e delle
persone informate sui fatti, analisi delle riprese della videosorveglianza, ha consentito di
ricostruire i fatti accaduti nella notte dell’11 ottobre 2015 presso la
discoteca “Millenium” sita in Villa
Literno (CE).
I
Carabinieri di Casal di Principe erano intervenuti nella discoteca a seguito
della segnalazione dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco.
Dalle
prime dichiarazioni assunte sul posto e dall’esame delle riprese della video
sorveglianza, emergeva che alcuni
ragazzi, a seguito di una lite sorta per futili motivi, avevano esploso diversi
colpi in aria e ad altezza uomo con una pistola, nascosta nella Smart con la
quale si erano recati alla discoteca.
I
tre indagati erano giunti alla “Millennium” intorno alle due del mattino: circa
un’ora dopo uno di loro raggiungeva la cassa del locale mentre un altro si
dirigeva nel parcheggio, dove recuperava dall’abitacolo della Smart la pistola
con la quale ritornavano all’interno del locale.
Dopo
aver percosso alcune persone dello staff,
uno degli indagati, minacciava il
proprietario puntandogli l’arma al volto, esplodeva due colpi all’interno della
discoteca ad altezza uomo e, tornato all’esterno, esplodeva ancora altri colpi
in aria, per poi fuggire a bordo di altra autovettura.
Si
è pervenuti all’identificazione dei tre soggetti coinvolti grazie:
-
agli
accertamenti sulla Smart;
-
agli
accertamenti tramite le banche dati in uso alle forze di polizia e alla
comparazione delle foto estrapolate dalle immagini di videosorveglianza;
-
ad
un’accurata attività info-investigativa, condotta con l’importante contributo
della Compagnia di Napoli Stella, competente sui quartieri di San Carlo Arena
ed Arenaccia, da cui gli indagati provengono, che permetteva di identificare il
giovane, ritenuto autore responsabile dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco
e, per altro, considerato dagli investigatori esponente di spicco del Clan Sibillo-Giuliano
di Napoli.
Tale
identificazione veniva poi rafforzata dalla comparazione dei tatuaggi della
persona ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della discoteca con
quelli dell’indagato, effettuata, sia dalla P.G. operante che da Consulente
Tecnico nominato dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, a seguito di
ispezione personale, operata a tale scopo in carcere, ove lo stesso si trovava
per essere stato arrestato - solo cinque
giorni dopo i fatti avvenuti a Villa Literno - per detenzione di un fucile a
canne mozze.
ELENCO INDAGATI
- RIVIECCIO FABIO, NATO A NAPOLI IL 29.07.1991, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI ARIENZO;
- NAPOLETANO ANTONIO, NATO A NAPOLI IL 09.09.1997, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI NAPOLI SECONDIGLIANO, ESPONENTE DEL CLAN SIBILLO-GIULIANO DI NAPOLI;