La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 18 febbraio 2016

Ecoballe, Bonavitacola a Villa Literno. Riccardi: “Avvio blando, non c’è traccia dei 10 milioni di euro di quote ristoro”



“La presenza delle ecoballe a Villa Literno è stato uno dei peggiori disastri compiuti nei confronti di questa terra” queste sono le ”parole utilizzate da Fulvio Bonavitacola, vice presidente della giunta regionale della Campania, che ha inquadrato bene il problema ma che nella sostanza non ha dato grandi speranze ai liternesi” dice Salvatore Riccardi consigliere comunale di Villa Literno che aggiunge: “Durante il dibattito non si è parlato nemmeno dei 10 milioni di euro di ristoro che il Comune vanta nei confronti della Regione Campania, soldi che sarebbero una vera e propria manna per l’Ente che va verso il dissesto finanziario oramai annunciato”.
Il bilancio della visita di Bonavitacola (avvenuta nella serata di martedì) è tutt’altro che positivo per Riccardi: “L’apertura delle buste e la speranza dell’avvio dei lavori, che non cominceranno prima di qualche mese se tutto va nel verso giusto, è sicuramente un inizio ma di certo non risolve il problema”.

Al momento, infatti, presso la discarica di Villa Literno, in località Lo Spesso, ci sono 2 milioni di tonnellate rifiuti imballati ed altri 3 milioni giacciono nelle piazzole della vicinissima Giugliano. In totale sono 5 milioni di ecoballe che “diminuiranno di appena 0.7 milioni di tonnellate con il primo intervento previsto dalla Regione” dice Riccardi che aggiunge: “E’ una quantità minima che di certo non elimina il problema ed il rischio incendi. Problema – conclude – con i quale i liternesi sono costretti a convivere da oltre dieci anni e per il quale non hanno ricevuto nemmeno le quote ristoro che spettano al Comune e che potrebbero risollevare la comunità”.