La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 30 luglio 2013

CAMORRA A MADDALONI - LA PROCURA E LA DDA DI NAPOLI EMETTE ORDINANZA NEI CONFRONTI DI ANGELO DE MATTEO ACCUSATO DI OMICIDIO


In data odierna, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.l.P. presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di De Matteo Angelo per i delitti di omicidio volontario, di porto e detenzione illegale di armi da fuoco, aggravati dalla finalità di agevolare le attività del sodalizio criminale di appartenenza, ll provvedimento restrittivo costituisce l‘epilogo di una indagine attraverso Ia quale e stato possibile acquisire  gravi e concordanti elementi di colpevolezza a carico dell’indagato in merito a un omicidio commesso in Maddaloni alla fine degli anni 90.

Le risultanze investigative hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda delittuosa, sia nelle modalità esecutive sia nelle motivazioni che ne sono all’origine, da ricondurre a una relazione sentimentale intrattenuta dalla vittima con la moglie del De Matteo, ritenuto affiliato al gruppo camorristico "BeIforte", fazione maddalonese.

ln particolare, Ie investigazioni hanno appurato che Ia relazione extraconiugale, oltre a costituire un personale affronto per il De Matteo, rappresentava - stante Ia notorietà sia del Legame sentimentale sia dell’appartenenza del De Matteo al gruppo camorristico dominante in quel territorio — un` offesa intollerabile per I ‘intero gruppo camorristico, da punire, quindi, con la morte. Le iniziali attività investigative svolte immediatamente dopo l'omicidio, trovando notevoli limiti nel muro di omertà, non erano potute andare al di la di ipotesi. Solo a distanza di tanti anni, con il contributo fondamentale delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, si é potuta ricostruire la vicenda nei termini esposti nella motivazione della misura cautelare emessa dal GIP.

ll Giudice ha anche disposto il sequestro preventivo di due autovetture nella disponibilità della moglie e del cognato del De Matteo