La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 20 giugno 2011

LA POLIZIA DI STATO HA ARRESTATO IN FLAGRANZA, PER TENTATA ESTORSIONE IN DANNO DI UN IMPRENDITORE EDILE, UN ESPONENTE DEL CLAN MENDITTI DI RECALE.

Nel pomeriggio odierno, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto della criminalità organizzata attiva nel casertano, a seguito di un prolungato e mirato servizio di appostamento, in San Prisco (CE), personale della Squadra Mobile di Caserta ha arrestato, in flagranza del reato di tentata estorsione, aggravata dall’art. 7 L. 203/91, perpetrata in danno di un imprenditore edile impegnato nella realizzazione di un fabbricato a San Prisco (CE), TREPICCIONE Giuseppe, nato a Casagiove (CE) il 10.06.1973, res. a Caserta, ritenuto organico al clan dei MENDITTI di Recale (CE), alleato al temuto sodalizio camorrista dei BELFORTE alias i Mazzacane di Marcianise (CE).

In particolare, nel corso dei continui servizi di monitoraggio dei cantieri della zona, predisposti dalla Squadra Mobile di Caserta al fine di fronteggiare il diffuso fenomeno delle estorsioni perpetrate in danno di cantieri ed imprenditori edili, nei giorni scorsi, il TREPICCIONE Giuseppe, veniva notato a bordo di una moto mentre repentinamente si allontanava da un cantiere, inaugurato da pochi giorni a San Prisco (CE). La presenza del giovane presso il cantiere appariva sospetta poiché il TREPICCIONE, pur annoverando precedenti per piccoli reati, era noto agli investigatori per le sue abituali frequentazioni con esponenti di spicco del citato clan MENDITTI Pertanto venivano predisposti servizi di appostamento per verificare che il giovane non fosse in realtà l’emissario di una richiesta estorsiva per conto del clan recalese nei confronti del titolare della ditta. L’intuito degli investigatori si rivelava fondato, infatti, nel pomeriggio odierno, il TREPICCIONE ritornava presso il citato cantiere e si avvicinava al titolare dell’impresa. I poliziotti, appostati a pochi metri, avevano modo anche di ascoltare la inequivocabile richiesta estorsiva che il giovane indirizzava , al quale contestava di non essersi ancora messo a posto con i MENDITTI di Recale e che anche i Casalesi erano interessati a quei lavori. Immediatamente intervenivano i poliziotti che bloccavano il TREPICCIONE dopo un breve inseguimento, poiché l’uomo, alla vista degli agenti tentava una inutile fuga a bordo della moto con cui era giunto presso il cantiere. TREPICCIONE, pertanto, veniva arrestato in flagranza del reato di tentata estorsione aggravata dal ricorso alla metodologia mafiosa, commessa al fine di agevolare il clan MENDITTI di Recale (CE).

Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile di Caserta aveva arrestato in flagranza di reato altri due pregiudicati, affiliati al clan dei Casalesi-ala SCHIAVONE, per un analogo tentativo di estorsione aggravata perpetrato in Aversa in danno di un imprenditore edile napoletano impegnato nei lavori di ristrutturazione di un edificio.