La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 29 marzo 2011

PRESO MORELLI - LA NOTA DELLA SQUADRA MOBILE DI CASERTA DOMANI GLI INTERROGATORI

Nella tarda serata di ieri, in Santa Maria C. V. (CE), la Squadra Mobile, coadiuvata da specialisti del Servizio Polizia Scientifica della DAC e da equipaggi di rinforzo dei Reparti Prevenzione Crimine, a conclusione di serrate indagini, coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli, dopo aver fatto irruzione in un’abitazione sita al 4° piano del civ. 2 di Via Perla, ha arrestato il latitante MORELLI Carmine, nato a Santa Maria C. V. (CE) il 30.04.1978, pluripregiudicato, killer ed attuale reggente del clan “dei Casalesi-ala SCHIAVONE”. Il MORELLI, latitante dal luglio 2010, è destinatario di due O.C.C.C. emesse, rispettivamente, il 23.07.2010 dal GIP del Tribunale di Cassino (FR) per i reati di furto in abitazione, minacce aggravate dall’uso di arma, di ricettazione ed il 3.12.2010 dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della citata Procura Antimafia, per concorso nel triplice omicidio di PAPA-MINUTOLO-BUONANNO, avvenuto nel maggio del 2009. Quest’ultimo provvedimento restrittivo è frutto di nuovi riscontri investigativi acquisiti dalla Squadra Mobile, corroborati anche dalle dichiarazioni concordanti di collaboratori di giustizia, che permettevano al citato GIP di Napoli in funzione Distrettuale, il 3 dicembre 2010, di emettere l’O.C.C.C n. 780/10 nei confronti del MORELLI Carmine ed altri due esponenti del clan, già arrestati e coinvolti nel triplice omicidio(BARBATO Francesco, cl. ’79 e SALZANO Francesco, cl. ’73, quest’ultimo arrestato in Brasile lo scorso mese di febbraio dalla Squadra Mobile di Caserta e dall’Interpol). La citata misura cautelare sancisce inequivocabilmente le responsabilità del MORELLI Carmine in ordine al citato triplice omicidio, stabilendo che, dopo avere materialmente assassinato una delle tre vittime, BUONANNO Francesco, esplodendogli a bruciapelo colpi d’ arma da fuoco, il latitante l’avrebbe colpita al volto con una spranga al fine di sfigurarla e di ritardarne il riconoscimento.Peraltro, le indagini hanno anche ribadito l’ascesa criminale del MORELLI Carmine, sino ad allora ritenuto personaggio contiguo al clan, con ruoli marginali, pregiudicato per reati contro il patrimonio, furto, ricettazione ed estorsione, emergendo ora la pericolosità e l’attitudine criminale del latitante, evidenziata dalle modalità dell’uccisione del BUONANNO Francesco.Il MORELLI, infatti, è indicato come l’emissario del clan SCHIAVONE nel frusinate, protagonista di numerosi atti intimidatori a scopo estorsivo nei confronti di imprenditori di origine casertana che operano in quel comprensorio, dato confermato dal provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti dal GIP di Cassino (FR), in relazione ai reati di furto in abitazione, minacce aggravate da uso delle armi e ricettazione.
Inoltre, le più recenti attività info-investigative hanno delineato lo spessore criminale ed il ruolo preminente del MORELLI Carmine all’interno dell’ala SCHIAVONE dei Casalesi, anche a seguito dell’arresto di alcuni dei principali esponenti del clan. Il vuoto di potere delineatosi avrebbe determinato l’affidamento al latitante MORELLI Carmine del ruolo di reggente del gruppo e di gestore della cassa del clan.