La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 12 giugno 2010

BLACK FINGER - INTERROGATO L'IMPRENDITORE BARRA DI ORTA DI ATELLA

Orta di Atella . E' stato interrogato venerdì mattina Salvatore Barra, imprenditore del settore calzature originario di Orta di Atella, arrestato a seguito di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Ravenna per i reati di droga. L'operazione è stata battezzata "Black Finger" e si tratta di una indagine condotta dalle sezioni antidroga della squadra mobile di Ravenna e della criminalità organizzata di Bologna. L'ordinanza è stata emessa dal Gip Anna Mori del Tribunale di Ravenna, su richiesta del sostituto procuratore Roberto Ceroni. Alcuni indagati sono stati raggiunti dall'ordinanza mentre già si trovavano in carcere per altri motivi. In tutto sono state 14 le misure restrittive adottate. L'indagine riguarda diverse città italiane, tra cui Ravenna e Bologna, ma ha avuto ramificazioni anche a Desenzano del Garda (Bs), Rimini, Foggia, Pisa, Parma e Caserta. Questo è stato l'ultimo capitolo di un'indagine che durava da circa un anno, un tempo in cui gli agenti hanno avuto modo di raccogliere prove inconfutabili dello smercio di sostanze stupefacenti di ogni tipo. A farla da padrone era la cocaina, ma non mancavano eroina, hashish, e perfino oppio.Secondo l'ordinanza Barra, 44 anni, avrebbe trasportato la droga da Caserta a Bologna, per rifornire un altro soggetto, Gianni Valdirosa, pure lui arrestato.L'uomo, difeso dall'avvocato Enzo Guida, ha rigettato ogni accusa, spiegando che i contatti con Valdirosa erano solo legati al commercio e quindi alla vendita di calzature.Si attendono nelle prossime ore gli altri interrogatori, poi la parola passerà al Tribunale del Riesame di Bologna che dovrà vagliare tutte le posizioni degli arrestati.