La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

giovedì 16 dicembre 2021

LA REGIONE EMANA L'ORDINANZA N.27 . MA LO SAPETE NELLA CABALA NAPOLETANA COSA E' IL N. 27??? SIAMO UN POPOLO CHE DA TRECENTO ANNI NON HA CAPITO NIENTE

 

Nessuno poteva mai immaginare che l’ordinanza “sfornata” dalla Regione Campania e firmata dal presidente Vincenzo De Luca  governatore della Campania  e  “vicere’ di Napoli” potesse essere individuata con il numero 27 e voi dite che c’entra? C’entra eccome perché nella cabala napoletana ( non lo dico io) il numero 27  rappresenta in gergo napoletano o’ rinale.

Ma adesso andiamo a sviscerare del perché di questa similitudine.

Il  provvedimento, fatto in fretta e di  furia, ci fa capire, aldilà dei risvolti che si potranno avere sui giorni di festa del Santo Natale , come, forse per incuria o per dimenticanza, l’ordinanza regionale  non abbia rispettato tutti i crismi necessari, affinchè alcune attività potessero vendere indisturbati alcolici e super alcolici a persone e giovani che vorrebbero brindare insieme ad altri per gli auguri di Natale e per un anno migliore.

Non a caso, ma è un dato di fatto, che nella ordinanza emanata con il numero 27 non ci fosse un rigo allo stop della vendita degli alcolici e dei superalcolici, nei giorni a cui si fa riferimento, ai supermercati e ai distributori automatici che possono vendere questi beni, ed è il caso della prima attività  (per chi non capisce)  anche dopo le ore 20.00 perché alcuni supermercati restano aperti anche dopo la normale chiusura. Per quanto riguarda i distributori automatici che sono aperti 24 ore su 24 con birre di ogni specie, anche in questo caso nell’ordinanza non si fa nessun riferimento.

Ma una domanda sorge spontanea per dirla alla Lubrano, usciranno come i funghi i furbetti di Natale e capodanno venderanno indisturbati alcolici e superalcolici perché nella nostra regione può accadere di tutto?

Siamo d’accordo che l’ordinanza è stata creata per cercare di arginare gli assembramenti in questo periodo di covid , anche  se sono stati imposti dei divieti , ma  non c’è riferimento a quali sono le forze dell ordine preposti al controllo.

Ecco che il provvedimento legislativo regionale, avallato da tutte le forze politiche di maggioranza di cui fanno parte noti esponenti della provincia di Caserta,(San Gennaro dei poveri e l’eminenza grigia  di Mondragone  che ha le mani su Caserta e Santa Maria Capua Vetere) potrebbe avere una similitudine con l’ordinanza emanata come  un vero e proprio  vaso da notte che serve soltanto a cacciare quel liquido per liberarsi di qualcosa che sta sullo stomaco.

Ma molto spesso alcuni provvedimenti legislativi regionale assumono per lo più similitudini ad una storia già scritta ai tempi dei vicere’ di Napoli e del Regno delle due Sicilie , dove un vecchio detto “ feste , farina e forca” la fa da padrona anche in questo periodo di covid.

La festa è individuata per festeggiare un evento, la farina significa il cenone  e la forca, guarda caso , significava la morte . E’ come con questa ordinanza fosse scritto come in trecento anni della storia napoletana, si fa festa si mangia e dopo potete anche morire “a chi disobbedisce a me” perché voi non siete niente e comando io.

Ciò significa che non è cambiato niente. Come il popolo veniva trattato all’epoca così viene trattato oggi perché io vi metto in una certa maniera i divieti, ma noi uomini delle istituzioni continuiamo a fare tutto quello che abbiamo sempre fatto così non ci potete vedere.

Caro Carlo sindaco di Caserta, tu che ti sei sforzato affinchè il centro storico venisse riqualificato come un vero e proprio villaggio natalizio con un mercatino a Piazza Vanvitelli, la pista di pattinaggio a Piazza redentore e tutto intorno un passeggio fra le vie del centro speriamo in zona ztl, non è meglio che lasci stare il presidente che “potrebbe” soffrire di qualche malattia schizzofrenico dovuta ai troppi vaccini che si è fatto ?? 

ALMENO IO HO IL CORAGGIO DI DIRLO