Caro Giampiero Zinzi cosa hai fatto ……
Ho avuto molto rispetto per tuo padre e per la tua famiglia perché
ci sono stati dei momenti che addirittura la tua e la mia famiglia materna
hanno speso qualcosa per la città di Caserta.
Ho sperato che il tuo modo di pensare delle scorse elezioni
potesse aver fatto cambiare idea su una parte del popolo e dei cittadini che
non hai mai coltivato.
Si perché vedi non si vince coltivando una cittadinanza
soltanto su Instagramm, Facebook, Whatupp, smartfone e collegandosi come fanno alcuni politici e
giornalisti per diventare star da monnezza, ma si vince soprattutto avendo quel
rapporto dove altri non arrivano.
Uno di questi e quel rapporto che dovevi instaurare con la terza
generazione e vale a dire i cittadini dai 65 anni in su che non possiedono Smartfone,
Instagramm, Facebook e Whatupp e che sono abituati addirittura al foglio di giornale o ad una
attività sociale .
Se tu avessi eseguito con i tuoi “ giovani” uno screening su
quanti anziani sarebbero stati interessati a ricevere una mano per compiere le dosi di vaccino, le famiglie di questi anziani ti
avrebbero portato in auge come una persona per bene che aiutava il prossimo ,
facendo fare anche una bella figura a tuo padre e alla tua famiglia ma
soprattutto a chi ti ha circondato in questa campagna elettorale, ma
soprattutto a chi ha speso per la provincia di Caserta dal punto di vista
amministrativo politico e culturale la propria professione da oltre cinquant’anni
nelle aule di tribunale , tra i banchi
del governo di maggioranza ed opposizione , di vita sociale, amministrativa.
Dovevi salvaguardare chi era casertano e che credeva in Caserta
e nella sua casertanietà.
Invece ti sei limitato come del resto fa fatto quel “brocco”
di Matteo Salvini alle foto, ai messaggini,
ai soliloqui dietro uno smartfhone.
Certo hai fatto una richiesta per la convocazione del
consiglio comunale sul biogestore, ma non sei presente tra la gente.
Mille casertani non hanno creduto in te e se ci fai caso è il
numero dei possibili anziani che sono indifesi e con un nucleo familiare che ti
avrebbero ringraziato con la faccia a terra se solo avessi allungato la mano
per un gesto di solidarietà.
C’è la possibilità di farlo un’altra volta, ma sbrigati perché
ti tolgono la polpetta da dentro al piatto.
PER TUA FAMIGLIA
PROSPERO CECERE