Che la Politica non fosse più il
mezzo per perseguire l’interesse della collettività, è una cosa acclarata da
tempo, in particolar modo a Santa Maria Capua Vetere.
L’annunciata e poi confermata sfiducia all’Amministrazione Di Muro, è sintomatico di una modo di intendere
l’Amministrazione pubblica in modo approssimativo e non in linea con gli interessi della città. Invece di recitare
un mea culpa e cambiare rotta cercando di dare corso alle promesse elettorali,
si è a tentato di percorrere scorciatoie per liberarsi di un’Amministrazione
che, liberandosi dei lacci e lacciuoli imposti dal PD, voleva, almeno alla fine
voleva fare qualcosa di serio. Questa è la vera ragione per la quale Stellato
aveva annunciato la fine dell’intesa con Di Muro nell’ultimo Consiglio.Così i
consiglieri eletti dalla Associazioni sono stati come pedine da spostare sulla
scacchiera di questa squallida politica sammaritana per ottenere il risultato sperato, dimenticando
che essi sono stati eletti da più di 6000
cittadini che si aspettavano ben altro da loro, così come lo speravano dal
Sindaco. Essi si sono dimostrati degli ingenui ed hanno dimenticato che dovevano rappresentare il cambiamento ed
impedire che fosse continuato il saccheggio della città che dura, ormai, da
troppi anni. Il Sindaco, invece di prestarsi ai giochi di potere imposti dai suoi alleati
del PD, avrebbe dovuto imporre le idee ed i programmi delle Associazioni che lo
hanno eletto, invece di soggiacere ai dictat. E’ vero che gli alleati vanno
rispettati ma è pur vero che chi comanda, con questo sistema elettorale, è il
Sindaco. Il Sindaco che deve imporre la sua linea politica, anche a costo di
dimettersi se non la può attuare. Chi è stato eletto dalla Associazioni non doveva confondersi con coloro i quali
fanno politica per conservare i loro privilegi, con chi ha i soldi per pagare le tasse che aumentano costantemente ,
per viaggiare in macchinoni e permettersi badandi, ville ed altri privilegi
derivanti dal loro staus di professionisti o di affaristi prestati alla
Politica. Questi personaggi che imperversano da decenni sulla scena politica
sammaritana, non hanno avuto scrupoli a permettere la chiusura della ex Siemens, del tabacchificio , la vendita del
Politeama, il ridimensionamento del tribunale, dell’Università e dell’Ospedale,
l’abbattimento dell’ex mulino Parisi. Non
hanno avuto scrupoli a favorire un
costruttore proprietario di capannoni oggetto di indagini penali, facendogli incassare milioni di euro a scapito delle tasche dei
cittadini,mentre si potevano costruire nel centro storico strutture idonee e
con minor spesa.
Io, nel 201, per essere coerente con i miei impegni e con le mie
convinzioni, fui costretto, prima, ad
abbandonare una maggioranza che avevo contribuito a costituire e poi a
dimettermi dalla carica di consigliere comunale. Quando diedi seguito alle mie
decisioni, speravo che il Sindaco ed i consiglieri eletti dalla Associazioni
capissero e non permettessero a coloro
che hanno determinato il tracollo della città di continuare perseverare in una
gestione disastrosa della cosa pubblica ed a sperperare ancora i soldi dei
sammaritani. Per loro gli sprechi che le
Associazioni hanno sempre denunciato sono di poca importanza. Ciò che è stato
sempre chiesto dalle Associazioni era di
destinare risorse a coloro che ne hanno bisogno per riuscire a mettere il
piatto a tavola , avere una casa, i libri per la scuola dei loro figli, i medicinali e l’ assistenza per i
malati e gli indigenti.
Cari Consiglieri, siete stati usati prima e siete usati oggi che avete
firmato la sfiducia a questo Sindaco da voi eletto. Non avete capito niente e
vi siete affiancati, solo per mantenere
una poltrona, a chi ha definito le
promesse fatte ed i programmi sono carta
straccia. Avete permesso loro di non
uscire dalla scena come invece il voto dei sammaritani aveva sancito, di
ridicolizzarvi definendovi “zavorra da
sopportare”. Avete consentito a chi è stato artefice del disastro
sammaritano e dei ribaltoni delle ere Iodice e Giudicianni, di criticarvi e di
ridicolizzarvi. La gente si aspettava ben altro!!! Oggi avete determinato il tracollo
di questa Amministrazione e questo può essere giusto per quello che non si è
fatto. Ma la città ha bisogno di una guida forte e responsabile, non di un
Commissario prefettizio. Stava a Voi, consiglieri firmatari della sfiducia
cercare di cambiare le cose, non andare dal Notaio. Questo lo avreste dovuto
fare molto prima, per onestà intellettuale.
Gaetano Rauso