Nelle prime ore della mattinata
odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinatadalla Procura della Repubblica
di Napoli- Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Comando
provinciale di Caserta- Nucleo Investigative a hanno eseguito un’ordinanza di custodia
cautelare nei confronti di tre esponenti del Clan camorristico "BeIforte"
di Marcianise —responsabili, a vario titolo, del reato di omicidio aggravato
dal metodo mafioso.
L’indagine, sorta nell’ambito di
una piu ampia attivita investigativa, avviata nel marzo del 2012, ha consentito
di accertare:
- gravi responsabilità penali a
carico deII’imprenditore GRILLO Angelo, Iegato al sodalizio camorristico
marcianisano, il quale al fine di imporsi nel settore terziario e di aggiudicarsi
I’appaIto per Ie pulizie dei presidi ospedalieri dell’Asl CE 1, non aveva esitato
a commissionare ai vertici del clan BELFORTE, del quale era sodale, I’omicidio deII’imprenditore
PASSARIELLI Vincenzo, già leader del settore "puIizie" e vincitore di
appalti di servizio da prestare all’A.S.L. di Caserta, suc concorrente, e pertanto
di intralcio alla sua ascesa imprenditoriale;
- gravi responsabilità a carico
di BUONANNO Gennaro cl.49’ e DELLA VENTURA Antonio, detto "o
c0nigli0"cI. 64, i quali in concorso con BELFORTE Salvatore, capo deII’omonimo
Clan e dal marzo 2015 Collaboratore di Giustizia, e CASTALDO Pasquale, deceduto
neII’anno 2003 a seguito di agguato camorristico in Caivano, avevano
acconsentito al desiderio del GRILLO Angelo, pianificando e realizzando I’omicidi0
del PASSARIELLI in data 27.01.1998; con l’aggravante per tutti di aver commesso
i tatti al fine di agevolare I ‘organizzazione camorristica denominata
"cIan Beforte" di Marcianise a cui appartiene il titolare della
ditta, gia tratto in arresto in questa indagine ed attualmente detenuto al
regime di 41/bis.
ln particolare, I’individuazi0ne
dei responsabili del|’efferat0 fatto di sangue avveniva nel corso delle attività
intercettive che dall’anno 2012 venivano attivate al fine di smantellare Ia rete
delle corruttele esistenti neIl’universo deIl’A.S.L. e delle amministrazioni
pubbliche in genere della provincia e del comune di Caserta. Proprio Ia captazione
di conversazioni a carico di un importante dirigente de||’azienda ospedaliera
consentiva di apprendere che l’imprenditore GRILLO era considerato
particolarmente pericoloso e temibile in quanto, quale espressione del Clan
Belforte, si era nel tempo imposto come altidatario di importanti appalti
pubblici giungendo a commissionare anche omicidi aIl’organizzazione a cui era
atfiliato. Tale dato ha consentito di individuare I’inizi0 della sua ascesa imprenditoriale
e criminale, neIl’insoluto delitto PASSARIELLI.
l successivi accertamenti e
soprattutto Ie dichiarazioni dei collaboratori di giustizia hanno consentito di
acquisire gravi indizi di reato a carico dei soggetti, destinatari
dell’ordinanza applicativa della misura cautelare custodiale.
Si e accertato, che neIl’anno
1998, Grillo aveva vinto, con alcuni brogli e grazie aII’intervento di importanti
politici di Iivello nazionale, I’appaIto per Ia fornitura di servizi di pulizia
presso l’A.S.L. di Caserta. PASSARIELLI Vincenzo, alI’epoca titolare della
ditta IGEA SUD, leader nel settore di servizi terziari, concorrente del Grillo
nelI’aggiudicazione deIl’appalto in argomento, aveva compreso che Paggiudlcazione
era avvenuta a favore di Grillo grazie ad evidenti brogli per cui aveva deciso
di presentare un ricorso al Tar al fine di smascherarne I’iIlecita. Seguirono
dapprima forti minacce affinche ritirasse il ricorso, non gradito agli amici di
Marcianise, e poi Ia morte delI’imprenditore.